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Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Sorpresa a rubare in tre negozi, prova a convincere la Polizia che è minorenne

Una ragazza è stata pizzicata all'Oviesse di via Roma mentre cercava di uscire con dei capi d'abbigliamento non pagati ma è stata pizzicata dalla sorveglianza che ha allertato gli agenti

Una ragazza neo 19enne è stata oggi processata con rito per direttissima e condannata a otto mesi di reclusione, col beneficio della sospensione della pena, dopo essere stata arrestata dalla Polizia di Stato per furto aggravato continuato.

Ieri mattina la giovane si trovava in centro città con l'intenzione di fare shopping senza pagare: infatti ha trafugato vari capi di abbigliamento in diversi negozi ma, al terzo colpo, è stata sorpresa dalla vigilanza che ha subito chiamato gli agenti della Polizia di Stato i quali, al loro arrivo, l’hanno trovata in possesso della refurtiva.
Se ai negozi “Berska” e “Piazza Italia” di via Mazzini era riuscita a mettere a segno i furti senza essere stata scoperta, all’ “Oviesse”, invece, è stata pizzicata dal personale della vigilanza nel momento in cui, superate le casse, sib apprestava ad uscire con altri capi d'abbigliamento sottratti poco prima dagli scaffali del grande magazzino. Una volta fermata e alla presenza degli agenti delle Volanti, la giovane è stata trovata in possesso della merce ancora completa dell’etichetta di vendita ma danneggiata per effetto dello strappo delle placche antitaccheggio generalmente presenti per evitarne il furto. Ed è così che quando la ragazza è stata consegnata alla Polizia, gli agenti si sono accorti che nei suoi sacchetti vi erano ulteriori capi di abbigliamento di altri negozi e precisamente Berska e Piazza Italia.

Alle prime contestazioni mossegli, la ragazza ha cercato di eludere le proprie responsabilità, per poi essere costretta ad ammetterle, in quanto interpellato il personale dei citati negozi, non solo hanno riconosciuto come propria la refurtiva, ma hanno altresì denunciato agli agenti che la 19enne era stata notata in atteggiamenti sospetti mentre si aggirava nei negozi la stessa mattinata ed anche nei giorni addietro. Non potendo trovare altre scuse, la giovane ha tentato di sottrarsi ulteriormente alle proprie responsabilità dichiarando, in un primo momento, di essere minorenne, ma quando gli agenti le hanno risposto che in tal caso avrebbero dovuto affidarla ad uno dei genitori, allora ha deciso di esibire la sua carta d’identità mettendo fine alla sua inutile recita.

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