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Cronaca Torri del Benaco / Piazzale Roma

Verona, sindaco di Torri sospeso, il Ministero al Pd: "I carabinieri vigileranno sul rispetto del provvedimento"

L'interrogazione in Parlamento del deputato D'Arienzo colpisce l'ex primo cittadino Nicotra: "In tanti avevano notato che proseguiva a frequentare il municipio, incontrava residenti, partecipava a riunioni e svolgeva azioni tipiche della sua ex funzione"

I carabinieri controlleranno che il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, sospeso dall'incarico per 18 mesi perché condannato in primo grado alla pena di due anni, non eserciti le attività di sindaco e, di conseguenza, rilevino eventuali reati penali. È quanto emerge dalla risposta del sottosegretario al Ministero dell'Interno, Giampiero Bocci, all'interrogazione presentata dal deputato veronese del Partito Democratico, Vincenzo D'Arienzo.

Il parlamentare Pd aveva formulato un quesito al ministro chiedendo quali fossero gli obblighi ai quali doveva essere assoggettato un amministratore sospeso dalla carica dalla Prefettura. Nicotra è stato sospeso a seguito della sentenza sulla rivelazione di segreti d'ufficio perchè avrebbe rivelato ad alcuni gestori di bar "fracassoni" gli imminenti controlli programmati dalla polizia municipale di Torri. "In paese in tanti avevano notato che l'ex sindaco Nicotra proseguiva a frequentare la sede comunale, incontrava residenti, partecipava a riunioni e svolgeva azioni tipiche della funzione dalla quale risultava essere sospeso - afferma D'Arienzo -. Da qui l'interrogazione. Nessuna aggressione alla democrazia, come ho letto in passato. Lo dico con rispetto, ma se Nicotra non fosse stato condannato, non ci sarebbe stato il tema. Il suo problema è il reato commesso, non altro".

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Il provvedimento di sospensione risulta essere definitivo dato che il ricorso di Nicotra è stato rigettato sia al Tar che al Consiglio di Stato. Il Prefetto di Verona ha quindi contattato il comandante provinciale dei carabinieri affinché disponga accertamenti al riguardo, "appurando anche eventuali profili di responsabilità penale a carico del sindaco sospeso".

Continua D'Arienzo: "Emerge anche che il 3 novembre scorso, Nicotra abbia organizzato una serata a nome dell'amministrazione comunale. Per questo fatto il vicesindaco è stato invitato nuovamente dalla Prefettura (la prima volta in settembre) ad evitare che il sindaco sospeso eserciti la funzione. Nella risposta del Ministero si legge che il vicesindaco ha assicurato che Nicotra non ha mai svolto attività istituzionali connesse alla carica. Spero sia così. Una smentita ufficiale potrebbe avere effetti indesiderati".

A questo punto, la competenza passa ai carabinieri. "Tocca a loro evitare che si infonda la certezza nei residenti di Torri del Benaco che le regole dello Stato siano interpretabili", conclude il parlamentare Pd.

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