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Cronaca Veronetta / Via Venti Settembre

Verona, si fa notare mentre mette via il portafoglio: due balordi lo fermano e lo tempestano di botte

Aggressione brutale con rapina ai danni di un 50enne veronese che in zona Veronetta era appena uscito da un negozio. Giovani marocchini individuati grazie alle cicatrici sul viso. La polizia: "La legge però non aiuta a tenere in cella i delinquenti"

Li hanno individuati grazie alla descrizione che la vittima di rapina ha fornito alla polizia. Un dettaglio, in particolare. Una vistosa cicatrice sul viso. Non è stato difficile, per gli investigatori, ricollegare quei tratti ad una vecchia conoscenza, già finita nei guai per altri reati contro il patrimonio. In manette, dopo un’aggressione a calci e pugni per arrivare al portafoglio del malcapitato, è finito un marocchino di 24 anni, assieme al complice di 19. Per raggiungere il contante del 50enne veronese non hanno esitato a colpirlo con una tempestata di pugni. L’unica colpa dell’uomo è stata quella di farsi notare mentre maneggiava alcune banconote di grosso taglio. Soldi che hanno fatto subito “gola” ai due furfanti. Hanno colpito nella galleria del cinema “Embassy”, a Verona, in via XX Settembre. Una zona poco raccomandabile ma su cui la polizia ha intensificato da tempo i controlli. Non era nemmeno tardi ma i furfanti erano già in giro. Alle 19e30 del 20 settembre scorso, il 50enne stava attraversando la galleria: era appena uscito da un negozio e stava sistemando il portafoglio. Lo stava mettendo in tasca quando è stato avvicinato dai due balordi che l’hanno fermato e picchiato brutalmente.

La polizia, dopo aver raccolto la denuncia dell’aggredito ha fatto scattare le indagini. E come ribadiscono i quotidiani locali l’identikit del ragazzo non ha lasciato molti dubbi. È scattato l’accertamento fotografico. Gli investigatori della Squadra mobile hanno esibito un albo con svariate immagini. Tra di quelle c’era il presunto colpevole. Il 50enne lo ha indicato senza esitazione. Poi sono partite le ricerche. I due furfanti sono stati fermati tra piazza Santa Toscana e Montorio. Sono stati ammanettati e portati in carcere. E chissà se ci resteranno. Lo stesso dirigente della Mobile di Verona, Roberto Dalla Rocca, ha spiegato che la polizia sta stringendo il cerchio attorno a qualsiasi episodio criminoso e violento. Si vuole scongiurare che i furti con destrezza sfocino in qualcosa di ancor peggio di un aggressione a mani nude. “Il problema è anche dovuto a una sacca delinquenziale che con i nuovi decreti non sta in carcere, ma gira per le strade” avrebbe dichiarato al Corriere Veneto.

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