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Cronaca Garda

Rispondevano agli annunci ma prendevano la merce con la forza: fermata la banda delle roulotte

L'organizzatissimo gruppo di malviventi seguiva le proposte di vendite di roulotte e camper sul web, ma al momento dell'incontro tra le parti minacciava e forzava i poveri venditori

L'operazione è partita dalla polizia di Brescia, ma i delinquenti che sono finiti dietro le sbarre operavano in mezza Italia, arrivando a compiere le loro malefatte anche nel territorio scaligero. Fortunatamente il lavoro scrupoloso degli agenti di polizia ha infatti portato proprio questa mattina all'arresto della cosiddetta “banda delle roulotte”.

GLI ARRESTI - Il gruppo criminale era dedito a rapine, furti e truffe. Undici i nomadi italiani di etnia sinti raggiunti da ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Brescia, su richiesta della Procura; una ventina, invece, le vittime della banda, residenti nelle province di Mantova, Bolzano, Sondrio, Milano, Bologna, Ravenna, Modena, Verona e Venezia. Effettuate perquisizioni in abitazioni e in campi nomadi a Brescia e in provincia, a Rezzato, Corte Franca e Desenzano del Garda.


LE TRUFFE - I malviventi sceglievano le proprie vittime tra chi pubblicava su siti web inserzioni per la vendita di auto, camper e roulotte. La banda faceva contattare le vittime da un minorenne, sotto falso nome, che doveva indurle ad accettare gli incontri. Durante le finte trattative, i nomadi riuscivano ad impossessarsi dei mezzi o con l’inganno o con minacce e violenza.
 Effettuati i passaggi di proprietà dei veicoli in comuni della zona del Garda, i malviventi provvedevano poi alla loro immediata radiazione e trasporto all’estero. Ai proprietari dei mezzi non rimaneva che denunciare l’accaduto alla Polizia o ai Carabinieri.

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