Verona, gli sfugge la mano mentre lavora alla pressa meccanica e se la trancia. Grave 51enne
Terribile infortunio quello avvenuto a Roncà, nei capannoni dell'azienda metalmeccanica "2Vi Srl" di viale del Lavoro, nel pieno svolgimento del turno mattiniero. Vittima un operaio romeno, trasferito d'urgenza a Borgo Trento in elicottero
Un terribile incidente sul lavoro per un dolore che non si può nemmeno immaginare. È quello avvenuto a Roncà, in un'azienda metalmeccanica, nel pieno svolgimento del turno mattiniero, dove un operaio si è praticamente tranciato una mano con una pressa meccanica con la quale stava lavorando. L'allarme è scattato verso le 10e30 nei capannoni di viale del Lavoro, in Zai, della "2Vi Srl" , specializzata nello produzione di anime di metallo per le fonderie.
Secondo quanto riferito dai carabinieri, l'uomo, operaio di origine romena di 51 anni e residente nel Vicentino, si stava occupando di alcune lavorazioni alla pressa meccanica quando, per cause ancora in corso d'accertamento, si è ritrovato con la mano sopra il macchinario. Quest'ultimo gli ha schiacciato la mano provocandogli una gravissima ferita che solo per miracolo non è diventata un'amputazione vera e propria. I testimoni riferiscono comunque che la mano era quasi staccata dal resto del braccio. A chiamare il 118 sono stati alcuni colleghi, avvertiti dalle grida d'aiuto. Sul posto è così giunto l'elicottero di VeronaEmergenza che ha trasferito d'urgenza l'operaio all'ospedale di Borgo Trento dopo aver cercato di arginare la ferita. È stato sottoposto ad una delicata operazione chirurgica per riattacargli l'arto amputato. Ne avrà per 90 giorni, dicono i medici. Delle indagini sulle cause si stanno occupando i carabinieri di San Bonifacio e i colleghi di Roncà assieme ai tecnici Ulss dello Spisal.
NESSUNA COLPA PER L'AZIENDA - È l'avvocato Alessandro Vercellotti ad informare che «In seguito alle indagini meticolose e al procedimento giudiziario che ne è succeduto, il mio assistito così come l'azienda 2VI Srl sono risultati totalmente estranei ai fatti ottenendo una sentenza di assoluzione piena ai sensi dell'art 530 c.p.p.».