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Cronaca Centro storico / Cortile Del Mercato Vecchio, 10

Verona città dell'amore (libero?): coppia fa sesso in pieno centro storico e viene filmata dai passanti

Appartati, ma non troppo, dietro una fioriera i due hanno consumato un amplesso in pubblica piazza a Verona filmati da turisti e cittadini, chi divertito e chi, invece, indispettito. Da Tosi al Pd, ora, è polemica per la situazione di «degrado» cittadino

Un'estate ormai poco più che tiepida dal punto di vista climatico, l'altro giorno si è tramutata in bollente, bollentissima, nel pieno centro storico della città di Verona. Qui, ed esattamente nel cortile del Mercato Vecchio, una coppia di imprecisati amanti si è appartata, nemmeno poi troppo, di là da una fioriera per consumare il più esplicito degli amplessi. Bontà loro, i due pare proprio si volessero così bene da non poter aspettare. 

Resta certo il dettaglio non da poco che tutto ciò sia formalmente vietato dalla legge e, questa volta, la normativa anti Covid c'entra poco o nulla. A riprendere l'amplesso in pubblica piazza sono stati diversi smartphone di passanti, chi più o meno divertito, chi più o meno infastidito da cotanto sfregio al senso del pudore. Secondo le ricostruzioni poi emerse, qualcuno, in particolare un ristoratore, avrebbe anche cercato di scacciare l'intrepida coppia di amanti, ma non vi sarebbe stato verso. Così, prima che le cose tornassero a posto, si è dovuto attendere la fine. 

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A non essere mai finite sono però ora le reazioni all'accaduto: chi erano costoro, si chiede il pubblico presente e quello sui social, forse dei turisti, forse degli esibizionisti di lungo corso? Ad ascoltare l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi la vicenda avrebbe ben altra origine: «Ecco cosa succede in pieno giorno nel cuore del centro storico: prostituzione e sesso a pagamento accanto a un plateatico di un ristorante e in mezzo ai turisti di tutto il mondo. Sesso in cambio di una manciata di euro per un pezzo di fumo». Così ha infatti ricostruito l'episodio il consigliere comunale Flavio Tosi che ha dedicato un post su Facebook per commentare quello che definisce «l'episodio più clamoroso di un degrado che c'è da tempo, come denunciano commercianti ed esercenti della zona». Comunque la si voglia vedere, sta di fatto che la suddetta sequenza d'amore ha oramai catturato l'attenzione dei quotidiani e, quel che forse è ancora peggio, la corrente del web e dei social network, tanto fluida ed impetuosa soprattutto quando si tratta proprio di tematiche lascive. Ed ecco quindi che il buon nome di Verona, oggi si ritrova accostato non più all'amor cortese idilliaco e romantico, quanto invece ad espressioni di libertinaggio scomposto in pubblica piazza che in molti non esitano a definire «degrado cittadino». 

Così come già visto, pertanto, sul piano della politica locale l'occasione è stata proficua per una sonora rimbrottata da parte delle opposizioni all'amministrazione comunale che, ormai non tra moltissmo, si prepara a chiedere la riconferma ai cittadini veronesi: «La bella cartolina di una coppia che fa sesso forse mercenario in pieno giorno in centro storico, che tanti turisti ieri si sono portati a casa e che tanti altri potenziali visitatori possono da oggi ammirare sul web, dovrebbe indurre l’amministrazione Sboarina a riflettere sulla propria incapacità di garantire anche soltanto il minimo sindacale del decoro pubblico». Così scrivono in una nota condivisa i tre consiglieri comunali del Partito democratico di Verona Elisa La Paglia, Federico Benini e Stefano Vallani.

Gli stessi consiglieri comunali dem poi aggiungono: «A parte l’episodio boccaccesco, che comunque nasce da un disagio che sappiamo essere presente in quei luoghi, ci sono tante altre situazioni, soprattutto nei quartieri cittadini, che testimoniano questo fallimento: i bulli che fanno il bello e il cattivo tempo nei parchi pubblici come in via Abba; ubriachi molesti che disturbano il sonno dei residenti; i tanti episodi di vandalismo ai danni dei luoghi pubblici, per non parlare del fenomeno crescente dello spaccio e del consumo di droghe che rendono alcune aree inavvicinabili ai comuni cittadini. L’aspetto forse più grave di tutti questi episodi di degrado è la mancanza di prevenzione».

Proposte di soluzione del problema? Per i consiglieri del Pd la risposta ci sarebbe, ovvero quel «vigile di quartiere» che fu al centro della proposta sulla sicurezza dell'ex candidata sindaca Orietta Salemi, poi esclusa anche dal ballottaggio alle scorse amministrative ed oggi fuoriuscita dal partito: «Anche questa amministrazione, - concludono Benini, La Paglia e Vallani - ha sempre snobbato la figura del vigile di quartiere in favore di una politica dei "blitz anti bivacchi" che fa tanta eco mediatica, ma che lascia intatto il degrado nei quartieri come in centro storico. Con risultati sotto agli occhi di tutti».

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