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Cronaca via Tribunale

Verona, schiaffi alla moglie davanti al piccolo e minacce ai parenti: un 30enne finisce nei guai

Un altro brutto caso di maltrattamenti in famiglia e stalking: proprio con queste due accuse il giovane è stato trascinato in tribunale dalla ex compagna albanese. Per sfuggirgli aveva tentato di tornare in patria e poi ancora in Italia

Voleva divorziare da quell’uomo pericoloso, violento, senza freni. Dopo la nascita del loro piccolo la situazione in quella famiglia si era fatta insostenibile per la ragazza albanese. Veniva picchiata, presa a sberle anche davanti al figlio. Per oltre tre anni ha voluto sopportare le angherie del marito ma era giunta al limite nell’aprile scorso, quando si era recata nel suo Paese natale per avviare le procedure di divorzio. Ma lui non aveva la minima intenzione di “lasciarla andare”: l’aveva seguita e raggiunta e aveva ripreso a molestarla. In settembre, per sfuggire ancora a quel marito-padrone era tornata in Italia. Voleva allontanare i suoi cari dalle minacce che nel frattempo stavano arrivando. Ma anche questo tentativo si rivelò inutile.

Il 30enne riprese ad importunarla, tempestandola di chiamate e messaggi, ad ogni ora del giorno e della notte. Si è calmato solo quando è stato denunciato. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e stalking l’albanese dovrà presentarsi davanti al giudice per il processo che comincerà la prossima primavera. Dal 2010 al 2013, come spiega L’Arena, avevano vissuto a Tregnago.

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