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Cronaca Monteforte d'Alpone / Via dell'Artigianato

Verona, Salvini contro don Mario sul centro islamico. I Giovani Padani: "Al parroco la Costituzione"

Don Mario aveva “bacchettato” coloro che avevano firmato per lo stop su via dell’Artigianato perché “è un atto contrario ai principi costituzionali” che permettono la libertà di culto. Il segretario della Lega: "Alcuni uomini di Chiesa non capiscono"

Mentre infuriava la polemica con il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini si occupava anche di un caso che ha smosso gli animi del Caroccio provinciale. Precisamente quello con cui era stato messo sotto accusa il parroco di Brognoligo di Monteforte d’Alpone. Una polemica accesa dopo che don Mario Costalunga aveva difeso la possibile apertura di un centro culturale islamico attraverso un’omelia con la quale aveva richiamato i parrochiani sulla raccolta firme di protesta. Don Mario aveva “bacchettato” coloro che avevano firmato per lo stop su via dell’Artigianato perché “è un atto contrario ai principi costituzionali” che permettono la libertà di culto.

Così, mentre il Movimento dei Giovani Padani era insorto “invitando” il parroco “a diventare imam”, anche Salvini è entrato nella discussione e l’ha rilanciata sul suo profilo Facebook e su Twitter, forte del suo estesissimo consenso sui social network. “Il parroco di Brognoligo in provincia di Verona - ha postato Salvini -  durante la Messa di domenica ha difeso l'apertura di un centro islamico in paese. Ma perché alcuni uomini di Chiesa non capiscono che purtroppo per molti, troppi islamici, noi siamo nemici, infedeli? Cosa direste al parroco?”. Una contestazione che il sacerdote ha rispedito al mittente, sulle pagine del Corriere di Verona. “Nemici di nessuno” avrebbe chiarito ma solo un invito a “prendere visione di una situazione della nostra realtà”. In 35 anni da missionario, avrebbe commentato don Mario, non avrebbe mai avuto difficoltà a costruire una cappella in terra straniera. Il post di Salvini ha alimentato un dibattito tra migliaia di suoi “fan” e “follower” ma nella maggior parte dei casi i messaggi si sono rivelati offese al parroco veronese.

Anche i Giovani Padani, dopo il rinvio alla Costituzione hanno annunciato un atto dimostrativo: “In merito alle dichiarazioni di risposta del monsignor Mario Costalunga che dice di accettare la copia della Costituzione, apprendiamo con favore questa notizia. Provvederemo a fornire al don dette copie, assieme ad alcune copie del Catechismo di Pio X per i cresimandi e una bandiera di San Marco simbolo di una parte importantissima della nostra storia e cultura. Il dovere dei sacerdoti e in particolar modo dei parroci è di educare e crescere nuovi cristiani, che siano innanzitutto consapevoli del proprio credo, fede ed identità”. Don Mario avrebbe giù annunciato di volerli accogliere “volentieri”.

"NO ALLA MOSCHEA DI MONTEFORTE": FORZA NUOVA IN PRESIDIO

Anche i tradizionalisti cattolici di “Christus Rex” non hanno ben accolto il caso di don Mario. Sarebbero stati contattati da numerosi veronesi, residenti della zona di Monteforte. Non sarebbe esclusa, quindi, una contestazione di piazza.

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