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Cronaca Centro storico / Stradone San Fermo

Verona, burocrazia pachidermica: per riparare guasti in centro serve l'autorizzazione

Novità da una lettera inviata dalla Provincia agli uffici tecnici e dei Lavori pubblici: per tutti i lavori sulle strade tutelate, anche temporanei, servirà prima il permesso della Soprintendenza

C'era la pista di ghiaccio in Arena, la giornata delle "Famiglie in piazza" e ora i palcoscenici "deturpanti" e la mostra dei presepi. Gli uffici che sovrintendono i beni culturali e architettonici sembrano essere decisi a una vera e propria guerra contro il Comune. La novità riguarda in teoria i lavori su strade in zone "tutelate". In pratica tutto il centro storico viene blindato. In particolare per gli interventi dei sottoservizi: condutture di gas, acqua, scarico, quelle telefoniche e del teleriscaldamento. Una mazzata per l'amministrazione di palazzo Barbieri, che si vedrà costretta a segnalare l'intenzione di cominciare i lavori e avrà bisogno di un'autorizzazione scritta per procedere. In poche parole: per ogni buco sull'asfalto, per interventi di manutenzione e per la riparazione dei guasti il Comune sarà costretto ad attenderei via libera. Da chi? Dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, ovvero la Soprintendenza. A renderlo noto è stata la Provincia, con una lettera inviata agli uffici dei Lavori pubblici comunali. La direttiva segnala che deve essere richiesta espressa autorizzazione per "ogni futura istanza per la posa di sottoservizi di varia tipologia, che prevedano opere di scavo, anche con la sola modifica temporanea dello stato dei luoghi". Inutile precisare che le dirigenze delle imprese che gestiscono gli stessi "sottoservizi" non 'hanno presa bene.

Nemmeno il sindaco è felice del documento di dodici pagine recapitato dal palazzo Scaligero. Tosi, che con la Soprintendenza è sempre più ai ferri corti (nel Consiglio comunale di giovedì sarà votata una mozione bipartisan per spingere sulla mostra dei presepi in Arena), ha dichiarato a l'Arena di "impazzimento della burocrazia". Gian Pietro Cigolini, direttore generale di Agsm, interpellato dai quotidiani locali, non nasconde la preoccupazione. Prevede rallentamenti su tutti i lavori in una zona che, considerati gli anni, necessita di sorveglianza continua. Dura la vita, quindi, per i cantieri che ogni tanto spuntano in città, causando anche inevitabili disagi al traffico auto. Secondo Agsm la lettera mette a dura prova il lavoro degli uffici tecnici, che a volte predispongono un cantiere anche solo di pochi giorni o mesi. Il provvedimento, secondo gli addetti, è contrario a qualsiasi forma di snellimento della burocrazia. "Invece di semplificare, complica".

Tutto è partito da un'altra città "sorvegliata speciale", Firenze. Era stato chiesta la necessità di un'autorizzazione per la realizzazione degli scavi per l'Alta velocità ferroviaria. Il Ministero ne aveva così confermato l'esigenza, allargando ad un "controllo autorizzativo preventivo ogni qual volta sia anche solo possibile che l´intervento possa, non solo immediatamente e direttamente, ma anche solo indirettamente e nel medio periodp, determinare un´alterazione percepibile dello stato dei luoghi".

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