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Cronaca San Martino Buon Albergo / Piazza del Popolo

Verona, rete dei sindaci e medici lottano per le "città cardioprotette" e l'uso dei defibrillatori

L'iniziativa ha l'obbiettivo di installare apparecchiature nei siti che hanno maggiori probabilità di essere coinvolti in eventi di arresto cardiaco, come palestre, municipi, scuole e grandi centri commerciali

Sensibilizzare i sindaci sull’importanza di installare i defibrillatori nei siti che hanno maggiori probabilità di essere coinvolti in eventi di arresto cardiaco, come palestre, municipi, scuole e grandi centri commerciali. Questo l'obbiettivo di “Città cardioprotetta”, progetto di prevenzione e trattamento della morte improvvisa promosso dall’associazione "Gente e territori", presentato agli amministratori locali della provincia, nella sede dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Verona.

“Si tratta di uno dei primi progetti promossi dalla nostra associazione, nata per fare rete tra amministratori locali - ha spiegato il vicepresidente del'associazione, Lorenzo Antonini -. 'Gente e Territori' è a disposizione dei Comuni per dare tutte le informazioni utili a realizzare l’iniziativa nel proprio paese, come hanno già fatto Grezzana e Bussolengo e Nogarole Rocca, mentre altri enti locali stanno per partire”. Dopo aver individuato i siti interessati, perché il progetto diventi operativo occorre che le amministrazioni comunali attuino una capillare campagna di informazione verso la popolazione riguardo alla dislocazione dei defibrillatori sul territorio, attraverso un’adeguata cartellonistica. È necessario in seconda battuta effettuare accordi con gli enti preposti al primo intervento al fine di addestrare una parte consistente della popolazione, in particolare coloro che hanno più probabilità di entrare a contatto con grandi quote di cittadini, come allenatori, custodi di impianti sportivi, insegnanti, vigili urbani e dipendenti comunali. Il responsabile del Suem Alberto Schonsberg ha evidenziato “la sinergia nata tra il 118 e l’associazione. La presenza dei defibrillatori, che deve aumentare sempre di più, è mappata sul nostro sito internet, dove si possono individuare i dispositivi già operativi sul territorio”.

LA MAPPA DEI DEFIBRILLATORI AUTORIZZATI DAL SUEM 118 A VERONA

Il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Verona Roberto Mora ha sottolineato che il fenomeno della morte improvvisa nei giovani atleti è raro, ma non va sottovalutato. “I recenti casi a cui abbiamo assistito hanno scosso le coscienze di tutti noi. Se affrontato in maniera tempestiva e adeguata proprio nel luogo in cui si verifica, l’arresto può essere risolto. Soprattutto nel caso di persone giovani una rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione sono in grado di restituire la vita ed evitare danni di tipo neurologico”.

Secondo Giulio Molon, responsabile del centro studi Sanità di Gente e Territori, medico del dipartimento di Cardiologia dell'ospedale Negrar e ideatore del progetto “fondamentale è la prevenzione. Dobbiamo garantire che le attività sportive si svolgano nella massima sicurezza. I primi minuti di intervento sono fondamentali e occorre attivare la cosiddetta “catena della sopravvivenza”, allertando prima di tutto il 118, per poi iniziare le procedure di rianimazione cardiopolmonare e utilizzare il defibrillatore”.

Fino ad oggi, in quei Comuni in cui è stato realizzato il progetto, la copertura economica è stata garantita da fondi erogati da enti comunali, aziende, fondazioni e singoli cittadini. A questo proposito è intervenuto Giancarlo Modena, padre di Lorenzo, giovane arbitro veronese deceduto per arresto cardiaco nel dicembre 2007 mentre dirigeva una partita di calcio. “Quello che è successo a Lorenzo ha scosso la nostra famiglia, salvare delle vite grazie al nostro sforzo dà un senso alla perdita di nostro figlio. Per questo anche noi siamo in prima linea nel promuovere l’utilizzo dei defibrillatori”.

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