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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, ma "Report" non si ferma: annunciata la "parte 2" dell'inchiesta sull'amministrazione Tosi

La trasmissione di Rai3 potrebbe tornare presto ad occuparsi dei presunti casi di malaffare già delineati nella puntata del 7 aprile scorso. Il giornalista Ranucci: "Riceviamo centinaia di email di segnalazioni"

“E l’inchiesta continua”. Sembra il seguito di un thriller quello che si profila a Verona, dopo la puntata di Report di Rai3. Il giornalista Sigfrido Ranucci ha già annunciato che tornerà sui presunti casi di malaffare nel capoluogo scaligero dopo il servizio “L’Arena” andato in onda due settimane e mezzo fa e che ha fatto scoppiare un bailamme tra polemiche, querele, discussioni e richieste di dimissioni rivolte al sindaco Flavio Tosi. Ranucci, già querelato per diffamazione da Tosi stesso, l’ex assessore Marco Giorlo e dal comandante della guardia di finanza di Verona, Bruno Biagi, ha detto che non si fermerà il racconto sui presunti contatti tra la malavita organizzata calabrese sospettata di essere, tramite suoi esponenti, “a caccia” di appalti nella citò di Giulietta. La puntata del 7 aprile, insomma, è destinata ad essere la prima parte. Nel corso della serata si erano affrontati i casi del sindaco Tosi, contro cui girerebbe un presunto video hard “per ricattarlo” e su cui si sono ventilate ipotesi di collegamento con esponenti della ‘Ndrangheta calabrese, e quello dell’ex assessore allo Sport Marco Giorlo, anche lui coinvolto in un’intervista su presunti contati con la mafia e per fantomatici festini a luci rosse. Come spiega Ranucci al quotidiano locale L’Arena,

«abbiamo ricevuto centinaia e centinaia di e-mail di cittadini e anche di imprenditori che ci hanno fornito segnalazioni sui casi a cui Report sta lavorando, a Verona. Quindi, come abbiamo sempre fatto, torneremo a occuparci di Verona. Ciò non significa che sicuramente andremo in onda con un'altra puntata», puntualizza Ranucci, «ma senz'altro posso dire che l'inchiesta proseguirà».

Altre indiscrezioni di Report hanno parlato di presunti favoritismi ad amici e parenti di Tosi. Sul caso della Gran Guardia concessa all’artista Barbara Pinna, moglie del colonnello della Finanza di Verona, Bruno Biagi, la Procura starebbe compiendo accertamenti legati al reato di abuso d’ufficio per i sospetti sulla cessione gratuita delle sale che si affacciano su piazza Bra.

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