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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Via Adigetto

Registro delle coppie di fatto e della donazione degli organi attivi dal mese di marzo

Già diverse persone si sono recate agli uffici di via Adigetto insieme al proprio convivente per iscriversi ma il provvedimento è ancora sul tavolo di Tosi e diventerà operativo nei prossimi giorni

Il provvedimento è già sul tavolo di Tosi, entro fine mese dovrebbe tramutarsi in ordinanza sindacale e diventare così operativo a tutti gli effetti. Il registro delle coppie di fatto diventerà presto realtà a Verona e già molte di questa coppie si sono dirette all'ufficio anagrafe di via Adigetto per effettuare l'iscrizione ma i tempi non sono ancora maturi: dovranno infatti attendere l'inizio di marzo o al massimo la metà.
In Italia oramai sono circa duecento i comuni che hanno deciso di dare questa opportunità alle coppie conviventi e anche per questo motivo gli uffici dell'amministrazione scaligera sono già stati presi d'assalto dagli interessati. La dirigente Paola Zanchetta spiega, sulle pagine de L'Arena, che l'iscrizione a tal registro non è altro che la dichiarazione di due persone, indipendentemente se dello stesso sesso o meno, che affermano di convivere da un determinato periodo di tempo pur senza essere sposati e che chiedono pertanto di essere riconosciuti come coppia. Dal primo di marzo inoltre sarà disponibile, in via sperimentale, il registro relativo alla donazione degli organi, che diventerà ordinario dal 15 marzo. 
Operativo invece già da qualche settimana il registro per la bigenitorialità: un servizio istituito dall'amministrazione comunale e dedicato ai padri e alla madri separati che si sentono esclusi dalla vita dei proprio figli. In caso di divorzio o separazione, i bambini vanno poi a vivere con uno dei due genitori, in genere la madre, e quella diventa quindi la loro residenza principale: la legge italiana infatti ne prevede solamente una. In tal modo tutte le comunicazioni ufficiali riguardanti la prole (scuola, Asl o altri enti pubblici), vengono inviate a quell'abitazione e ciò può far sentire l'altro genitore estromesso dalla vita dei suoi figli, soprattutto sei i due ex coniugi non sono rimasti in buoni rapporti. In questo modo il padre o la madre che non hanno ottenuto l'affidamento, possono far annotare anche i propri dati sulla residenza del piccolo. 

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