Verona, raid punitivo contro un 20enne: lo massacrano di botte. I tre patteggiano: "Erano disagiati"

Lo avevano pestato a sangue fino a mandarlo in ospedale. Per ben due volte si erano accaniti su di lui con pugni e calci e la seconda aggressione si è rivelata un vero e proprio massacro. Protagonisti della vicenda due ragazzi di 23 e 22 anni, una ragazza di 19 e la vittima, 23enne veronese. Tutto sarebbe scoppiato in seguito allo scambio di accuse con cui il gruppetto aveva incolpato il malcapitato. Un presunto furto della borsetta e di una penna ai danni della madre della 19enne sarebbe bastato per organizzare la prima "spedizione”. Un'aggressione in piena regola, dalla quale il 23enne era uscito malconcio. Nulla in confronto, purtroppo, con ciò che lo avrebbe atteso mentre ancora stava cercando di medicare le prime ferite riportate al volto. Il secondo pestaggio è avvenuto in via Legnago, la notte tra martedì e mercoledì 30 settembre, verso le 3. Era stata la ragazza a chiedere ai due amici di fargliela pagare.

Quella volta però erano stati arrestati perché i carabinieri erano riusciti a rintracciare la chiamata d’aiuto. Dopo un anno sono tornati a rispondere dei pestaggi. Per il secondo, in flagranza, patteggiarono una condanna di tre mesi. Giovedì hanno dovuto rispondere della prima aggressione. Anche qui il giudice ha colto il patteggiamento a 20 giorni grazie alle prove della loro parziale riabilitazione. Nel frattempo infatti i giovani avrebbero messo la testa a posto, grazie a personale qualificato che li sta seguendo per quel loro “disagio”: uno avrebbe già risarcito la vittima.