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Cronaca San Giovanni Lupatoto / Via Roma

Verona, pugno sul volto all'avversario: 16enne squalificato per tre mesi. "Provocato con insulti razzisti"

A subire l’ammenda dell’arbitro è stato il portiere nigeriano del San Giovanni Lupatoto, al termine della partite degli Allievi sul campo del Rovigo Calcio. Botta e risposta tra le società. I veronesi fanno ricorso

È stato squalificato per tre mesi per aver sferrato un pugno in pieno volto all’avversario. Ma è un mistero quanto accaduto alla fine della partita di calcio degli Allievi regionali contro il Rovigo. A subire l’ammenda dell’arbitro è stato un giocatore di 16 anni del San Giovanni Lupatoto. Secondo il referto citato dal giudice sportivo è emerso che quest’ultimo ha colpito con un violento pugno all’orecchio sinistro il giocatore rodigino provocandogli dolori e stordimenti tanto da farlo svenire per qualche secondo. Sarebbe poi stato trasferito al Pronto soccorso per le cure del caso. Fino al 7 gennaio 2015 il portiere della squadra veronese non potrà scendere in campo. La gravità consiste nel fatto che l’aggressione sia stata commessa fuori dal contesto di gioco e “a tradimento”. Senza cioè che l’avversario sia sia potuto difendere. Già pronto il ricorso come spiega il Corriere Veneto, della dirigenza del San Giovanni. I veronesi spiegano infatti che a fine gara c’era stata un po’ di tensione per la sconfitta subita ma i giocatori si erano diretti verso la panchina del Rovigo per salutare gli avversari. Il portiere di origine nigeriana avrebbe partecipato come tutti ma poi sarebbero scattate alcune scintille. Riporta il quotidiano locale, citando una nota della società, che

«…Il nostro portiere, di origini nigeriane, dopo aver stretto la mano a numerosi giocatori avversari si è rivolto a un ulteriore calciatore avversario ricevendone in risposta un vistoso spintone e insulti, da quanto riportato di stampo razzista»

Il pugno sarebbe stato sferrato all’oscuro dell’arbitro. Sarebbe stato poi un dirigente del Rovigo a richiamarne l’attenzione per punire il gesto. Dopo alcuni attimi di incertezza è scattato il provvedimento di espulsione che la società veronese considera “incomprensibile”. In più si sarebbe scatenata la bagarre con giocatori e tifosi del Rovigo che avrebbero cominciato ad offendere il ragazzo nigeriano minacciando rappresaglie contro accompagnatori e giocatori lupatotini. Le accuse di insulti razzisti sono poi state immediatamente respinte dal responsabile delle giovanili del Rovigo Calcio. Il giocatore polesano sarebbe infatti rimasto in panchina per tutta la partita e non avrebbe avuto occasione per entrare in contatto con il portiere avversario. Il Rovigo Calcio avrebbe già chiesto “punizioni esemplari” per il pugno sferrato.

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