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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Ha provato a dar fuoco al proprio titolare. Ritenuto pericoloso dal giudice, niente arresti domiciliari

Venerdì scorso un'operaio di 34 anni ha dato in escandescenza, ha spruzzato sui vestiti del proprietario il diluente con il quale lavora ogni giorno e infine ha minacciato l'uomo di dargli fuoco con un accendino

Il giudice lo ritiene ancora "Incapace di controllarsi" e "resta in carcere" quindi l'operaio che venerdì scorso, in uno scatto d'ira, ha provato a dare fuoco al proprio datore di lavoro. 
Il 34enne era stato assunto nel reparto verniciatura dell'azienda che realizza forni per alimenti proprio perchè i genitori conoscono il titolare, ma alcuni dissapori di qualche tempo fa avuti con la figlia di quest'ultimo avevano dato il via alle discussioni tra i due: il rapporto con la donna, e forse con qualcuno della sua cerchia, pare fosse incrinato da tempo, al punto che sarebbero anche partite reciproche denunce tempo addietro. Quattro giorni fa però la situazione è chiaramente sfuggita di mano. Fuori di sé, il 34enne ha inizialmente cercato cercato in confronto con la figlia del proprietario (pare avesse anche un coltello) ma non è riuscito a trovarla e la ragazza, probabilmente avvisata da qualcuno, ha chiamato le forze dell'ordine. Insoddisfatto dalla situazione e ancora più nervoso, si è recato in azienda, dove ha affrontato il titolare. Insoddisfatto delle risposte ottenute, l'operaio ha preso il diluente con il quale lavorava ogni giorno e lo ha spruzzato addosso all'uomo, per poi estrarre l'accendino e minacciare di dargli fuoco. Solo l'intervento dei colleghi ha consentito di evitare la tragedia. 
Giunto a casa, ha trovato i carabinieri ad attenderlo e senza opporre resistenza, sconvolto per l'accaduto, li ha seguiti in caserma. Comparso davanti al Gip con l'accusa di tentato omicidio, gli è stata negata la misura degli arresti domiciliari, in quanto, considerato lo stato di alterazione, non è idonea a garantire nè la sua incolumità nè quella degli altri. L'uomo attualmente è detenuto nell'infermeria di Montorio e viene tenuto sotto osservazione, in quanto sarebbe ancora alterato a distanza di giorni. Il suo legale, l'avvocato Giuliana Locatelli, non esclude che in futuro possa essere in futuro accolto in una struttura protetta in grado di garantire il suo recupero e al tempo stesso di contenerlo. 

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