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Cronaca Via Giovanni Francesco Caroto

Verona, profughi nelle caserme: le strutture ci sarebbero ma non si possono utilizzare

Il viceprefetto Olita ha riportato sul banco la possibilità di ospitare i profughi nella caserme dismesse, ma dai sopralluoghi solo una struttura risulterebbe davvero utilizzabile

In questa ultima settimana di luglio, il viceprefetto di Verona Igino Olita ha rispolverato la proposta di ospitare i profughi nelle caserme dismesse del territorio, ma ciò non sembra fattibile. Dai sopralluoghi, è emerso che forse solo una struttura sarebbe in grado di accogliere una cinquantina di persone. Sarebbe una palazzina che ospitava gli alloggiati Nato nei pressi di Castel San Felice, sulle Torricelle.

Come riporta L'Arena, questa sistemazione, l'unica che sarebbe subito pronta, è già nota alla Prefettura la quale ha fatto richiesta al Ministero della Difesa del permesso di utilizzo ed è ora in attesa di risposta. A favorire le trattative, la deputata Pd Alessia Rotta. Quella delle Torricelle è una delle 12 caserme segnalate dal Comando militare di Padova su richiesta della Prefettura veronese. La palazzina di via Caroto al momento appare come l'unica struttura immediatamente utilizzabile, mentre le altre non risulterebbero idonee. Tra queste, la terza Torricella San Giuliano e l'ex poligono di tiro Monte Arzan ad Avesa. A Valeggio sul Mincio, sono stati presi in considerazione l'ex deposito di munizioni Monte Mamaor e quello Monte Vento. Zevio avrebbe l'ex magazzino di materiali per tiro a segno, mentre Affi ci sono il secondo Ingresso radioelettrico di via Vettor e il West Star Bunker. Infine, a Grezzana, si trovano l'area demaniale Monte Gazzo di Romagnano e quella Monte Briago di Stallavena.

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