Verona è la prima provincia in Veneto per numero di furti di mezzi pesanti
È l’Osservatorio di ISM a diffondere i dati ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che vedono oltre un terzo dei colpi avvenuti in Regione messi a segno nella zona scaligera
Autovetture, fuoristrada, furgoni e mezzi pesanti sempre più a rischio. Sono stati 116.396 i veicoli rubati sulle strade italiane nel 2015. Di questi, 2.275 sono mezzi pesanti (camion, tir, rimorchi, semi-rimorchi, auto-articolati, ecc.). In Veneto, l’ottava regione più colpita a livello nazionale con 110 furti, è la provincia di Verona a far registrare il dato più elevato dell’intero territorio regionale, registrando 38 furti nello scorso anno.
A rivelarlo, sulla base dei dati ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), è l’Osservatorio di ISM (Integrated Security Management), azienda milanese specializzata nella realizzazione e gestione di sistemi di sicurezza, con una particolare attenzione ai settori della logistica e dei trasporti.
Al di fuori della provincia di Verona, la situazione non è molto diversa, soprattutto per i territori più popolosi, anche se il capoluogo scaligero conta più di un terzo dei furti dell’intera regione. Dopo l’area di Verona, sono le province di Vicenza e Padova a registrare i numeri più alti, entrambe con 24 mezzi pesanti rubati nel 2015, seguite da Treviso (13) e Rovigo (7). Venezia e Belluno, rispettivamente con 3 e un furto, si caratterizzano per la quasi assenza di questo fenomeno.
(Fonte: dati ASAPS)
“Il problema fondamentale non riguarda sempre il ritrovamento del veicolo, quanto piuttosto il furto del carico” spiega Stefano Merlino, direttore operativo di ISM. “Il pharma, il luxury, l’elettronica di consumo e il settore tabacchi sono le aree maggiormente a rischio e in cui si verificano le perdite economiche più ingenti. Per questo motivo, ISM investe nell’expertise delle soluzioni proposte a livello di sicurezza per il mercato del trasporto di merci, in particolare quelle ad alto rischio e ad alto contenuto tecnologico”.
Si tratta di una problematica che colpisce l’intero territorio nazionale. Nel panorama delle regioni più a rischio, troviamo la Sicilia (358), che si posiziona al primo posto della classifica, seguita da Lombardia (309), Campania (279) e Puglia (258), Lazio (245), Emilia Romagna (169) e Piemonte (117), che precedono il già citato Veneto. Leggendo la classifica al contrario, Valle d’Aosta e Trentino - Alto Adige, entrambe soltanto con 3 furti nel 2015, hanno lo status di regioni più virtuose.
(Fonte: dati ASAPS)
