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Cronaca Centro storico / Via Franceschine

Verona, prima parte la diffida ma poi sarà una denuncia in Procura: Provincia di Verona contro il governo

Il presidente Pastorello convoca i sindaci dei Comuni veronesi in merito alla richiesta da Roma di restituire 27 milioni: "Se qualcuno si fa male per le buche delle strade, oppure se nelle scuole crolla un cornicione provvederò a rivolvergmi alla magistratura"

Prima sarà la diffida, poi eventualmente partirà anche la denuncia. Usa il pugno duro, dopo svariati appelli arrivati anche dalla passata amministrazione Miozzi, la Provincia di Verona. Nella Sala Convegni di Unicredit, il presidente Antonio Pastorello ha incontrato i 98 sindaci del territorio veronese per illustrare la gestione dell'ente in seguito alla riforma Delrio. L'incontro è risultato necessario, nel momento di assestamento del bilancio pluriennale 2014-2016, per confrontarsi sulle novità dei vincoli di finanza pubblica attuali e prospettici.

Ad illustrare i dati di bilancio è stato il dirigente provinciale Piero Rossignoli. “La Provincia fra poco scoppierà e i massi cadranno sui Comuni - ha voluto spiegare Pastorello -. Per questo motivo ho deciso di chiamarvi e spiegarvi cosa potrà succedere e soprattutto cosa intendo fare. L'annuncio che vi voglio dare è che ho dato disposizione agli uffici di scrivere una diffida al Governo a rivedere le politiche di bilancio che incidono su interessi sostanziali dei cittadini. Se qualcuno si fa male per colpa delle buche delle strade, oppure se nelle scuole superiori crolla un cornicione provvederò anche, nelle forme più opportune, a denunciarne alla magistratura le responsabilità".

Continua Pastorello: "Sono infatti due anni che, a causa dei tagli, non riusciamo a fare manutenzione ordinaria sulle strade e straordinaria nelle scuole. E benché queste due competenze siano quelle che la legge Delrio ci lascia, non riusciremo a farlo nemmeno nel 2015 perché il Governo ci impone la restituzione obbligatoria di 27 milioni. Un taglio inaccettabile a fronte degli obblighi che abbiamo. Se a Roma non vogliono che siamo noi ad occuparci di strade e scuole, che almeno dicano chi lo deve fare. Per questo motivo, ho disposto che la Provincia non versi spontaneamente il contributo milionario alle casse erariali. Qualcuno deve assumersi le responsabilità per i danni causati alle comunità locali. Siamo costretti a navigare a vista: i cittadini chiedono e noi non siamo in grado di dare risposte. Che lo faccia il Governo”.

Alla riunione erano presenti i rappresentanti di 40 Comuni: Badia Calavena, Boschi Sant'Anna, Bovolone, Brentino Belluno, Bussolengo, Buttapietra, Cavaion Veronese, Cazzano di Tramigna, Cerea, Cologna Veneta, Colognola ai Colli, Concamarise, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, Fumane, Garda, Illasi, Legnago, Malcesine, Mozzecane, Negrar, Nogara, Oppeano, Povegliano Veronese, Rivoli Veronese, Roncà, Ronco all'Adige, Roverchiara, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Sant'Anna d'Alfaedo, San Pietro in Cariano, San Bonifacio, San Pietro di Morubio, Sanguinetto, Sommacampagna, Sona, Terrazzo, Trevenzuolo, Valeggio sul Mincio, Villa Bartolomea.

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