Verona, pagavano affitti inferiori a quelli dovuti mascherando i redditi: 24 furbetti incastrati dall'Ater
Capitava, per esempio, che per un appartamento di 83 metri quadrati fosse corrisposto un canone di locazione mensile di 148 euro invece dei 302 spettanti. L’inquilino ha così indebitamente sottratto oltre 7mila euro in 4 anni
Sono 24 gli assegnatari di alloggi dell’Ater, l'azienda territoriale di edilizia residenziale di Verona, che la guardia di finanza ha scovato e sanzionato a seguito di controlli effettuati su richiesta dello stesso ente. Dai riscontri fatti dalle Fiamme Gialle è infatti risultato che i redditi dichiarati per garantirsi l'alloggio erano inferiori a quelli effettivamente percepiti. Dovendo il canone di locazione essere stabilito sulla base dei redditi del nucleo familiare destinatario dell’alloggio, era così successo che l’Ater aveva dovuto stabilire canoni di locazione inferiori a quelli che, invece, si sarebbero dovuti pagare.
Gli alloggi interessati poi si trovavano presso condomini dell’azienda territoriale situati in vari comuni della provincia di Verona: Legnago, Cerea, Erbè, Illasi, Fumane, Castel d’Azzano, Caprino Veronese, Buttapietra, Cologna Veneta e Gazzo Veronese. Capitava, per esempio, che per un appartamento di 83 metri quadrati fosse corrisposto un canone di locazione mensile di 148 euro invece dei 302 spettanti. L’inquilino ha così indebitamente sottratto all’A.T.E.R. oltre 7000 euro nei 4 anni di locazione. Con la collaborazione della Finanza di Verona le 24 posizioni irregolari sono state quindi contestate agli assegnatari e ora Ater potrà regolarmente incassare quanto regolarmente dovuto dagli stessi inquilini.
Oltre a corrispondere il canone nel giusto ammontare, gli inquilini che avevano dichiarato redditi inferiori a quelli reali risponderanno per le violazioni amministrative commesse, con sanzioni pari alle quote di canone di locazione nel tempo indebitamente non versate. L’Ater gestisce oltre 5mila appartamenti nella provincia di Verona: il Comando delle Fiamme Gialle ha già annunciato che continueranno gli accertamenti finalizzati ad individuare eventuali posizioni irregolari al fine di garantire da un lato le entrate dell’azienda pubblica, ma anche a tutela di un principio di equità sociale soprattutto a garanzia di coloro che hanno sempre corrisposto il dovuto.
