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Cronaca Santa Lucia e Golosine / Salita Santa Lucia

Verona, ospite del cugino come "rifugiato politico": alle sue spalle organizza un giro di spaccio

Purtroppo per lui, 26enne nigeriano, le scelte lavorative che ha fatto non sono state delle migliori. Non parlando bene l'italiano non è riuscito a farsi assumere da nessuno e così stava anche frequentando un corso di lingua

In Italia risulta un “rifugiato politico” ed è stato ospitato così da un suo cugino. Purtroppo per lui, 27enne nigeriano, le scelte lavorative che ha fatto non sono state delle migliori. Non parlando bene l’italiano non è riuscito a farsi assumere da nessuno e così stava anche frequentando un corso di lingua. Nel frattempo però aveva imbastito un giro di spaccio. Con questo, evidentemente, pensava di poter guadagnare abbastanza da tirare a campare. Peccato che sia finito nel mirino di alcuni residenti e poi della polizia. Troppo movimento di persone in entrata e in uscita da quell’appartamento nel quartiere di Santa Lucia.

“Forse clienti per un losco traffico”. Questa la segnalazione giunta negli uffici di polizia. Così è bastato un semplice controllo. L’azione ha preso le mosse da un appostamento cominciato martedì mattina, nei pressi di un bar di via Fedeli, noto ai poliziotti per essere punto di incontro di soggetti legati al traffico di stupefacenti. Gli agenti erano sulle tracce di un giovane pizzaiolo italiano che di recente si era avviato allo spaccio di marijuana. In effetti, intorno alle 16, era stato notato nel locale, accompagnato da un altro individuo. Tornati in strada dopo pochi minuti, i due sono saliti a bordo di una station wagon per poi dirigersi fino ad un’abitazione di Salita Santa Lucia, dove il giovane è salito portandosi uno zainetto nero. Al suo ritorno, l’auto è ripartita, riportando i due uomini al bar dal quale erano partiti. Gli investigatori hanno così fermato la macchina, scoprendo, nascosto sotto un sedile, lo zainetto nero, contenente oltre 200 grammi di marijuana.

I poliziotti sono poi riusciti a risalire anche alla fonte di provenienza: proprio quell’abitazione di Salita Santa Lucia. Fatta irruzione nell’appartamento, gli agenti hanno trovato il giovane nigeriano mentre si intratteneva con una ragazza di 18 anni, albanese. Contenuti in uno zaino militare, invece, sono stati pescati 13 involucri trasparenti pieni di erba da fumare, per un peso complessivo di oltre 500 grammi. Nel resto della casa sono stati trovati anche un bilancino di precisione, un rotolo di cellophane trasparente, dello scotch trasparente ed altro materiale da confezionamento.

In pratica il "cugino rifugiato" aveva allestito una centrale di spaccio nella casa che era stata offerta come riparo. Il cugino è infatti risultato completamente estraneo all’attività “collaterale” del 27enne. Quest’ultimo è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Convalidato l’arresto, per lui è stato disposto il regime dei domiciliari. Con la speranza, ovviamente, che non ricominci a smerciare erba dallo stesso appartamento.

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