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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Zeno / Viale Cristoforo Colombo

Verona, operazione "Mela stregata" contro 16,5 tonnellate di pesticidi. Sequestri anche a Verona

E' stata, inoltre, accertata l'immissione nel mercato del consumo di oltre 90 tonnellate di prodotti illeciti. Le indagini sono partite da Cagliari, ma si sono poi estese a tutto il territorio nazionale

I finanzieri del comando provinciale di Cagliari, in collaborazione con l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf hanno sequestrato, su tutto il territorio nazionale, 16 tonnellate e mezzo di pesticidi utilizzati nel settore agroalimentare. E' stata, inoltre, accertata l'immissione nel circuito commerciale di oltre 90 tonnellate di prodotti illeciti (per un valore al dettaglio di 7 milioni di euro). I sequestri hanno anche toccato la provincia di Verona.

Gli specialisti del nucleo di polizia tributaria hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica di Cagliari, nei confronti di 133 esercizi commerciali che hanno acquistato dalle società "Icas s.r.l" di Milano e "D.i. Novas Italia" di Uta (nel cagliaritano), e per aver immesso nel mercato prodotti dannosi, non conformi alle leggi. I prodotti sono stati ritenuti altamente pericolosi per la salute pubblica, in quanto contenevano fungicidi, insetticidi e nematocidi ottenuti da estratti vegetali e prodotti derivanti dalla specie sophora flavescens.

L'operazione va contestualizzata in un'attività investigativa di più ampio respiro denominata "Mela stregata", che è partita da Cagliari, ma si è poi estesa a tutta l'Italia. In un primo momento, che risale all'estate scorsa, erano state sequestrate oltre 70 tonnellate di prodotti nocivi, sia liquidi che solidi, contenenti il principio attivo “matrina”. Questi prodotti erano stati spacciati per fertilizzanti, e successivamente stoccati in due magazzini nelle province di Cagliari e Foggia. Il valore complessivo della frode era di oltre 3.500.000 di euro (al dettaglio), e i due responsabili ( un sessantottenne di Cagliari e un quarantanovenne di Lecce) sono stati denunciati per commercio di sostanze alimentari nocive.

Nella seconda fase, una volta individuati gli acquirenti, le forze dell'ordine sono intervenute su scala nazionale, procedendo al sequestro del prodotto risultato nocivo. Gli interventi hanno interessato simultaneamente le province di Verona, Alessandria, Cuneo, Bergamo, Varese, Trento, Venezia, Rovigo, Treviso, Vicenza, Bologna, Ferrara, Forlì, Arezzo, Livorno, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Cagliari, Roma, Latina, Viterbo, Chieti, Napoli, Salerno, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Matera, Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa, coinvolgendo 73 reparti territoriali.

Oltre alle 16,5 tonnellate poste sotto sequestro, le indagini hanno permesso di accertare l’immissione sul mercato di ingenti quantitativi di prodotti altamente nocivi, sia liquidi che solidi (pari rispettivamente ad un totale di 90mila chili e di un valore complessivo al dettaglio di circa 7 milioni di euro). I prodotti in questione, destinati all’agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica, e provenienti principalmente dalla Cina e dall’India, non sono commerciabili sul territorio europeo e nazionale in quanto considerati pericolosi per la salute pubblica, gli animali e l’ambiente, e non risultano, inoltre, approvati e registrati secondo i rigorosi criteri della normativa europea e nazionale.

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