rotate-mobile
Cronaca Centro storico / Corticella Leoni

Verona, omicidio Tommasoli: Veneri e Perini "scagionano" l'amico autista. "Lui non sapeva nulla"

Dopo l'aggressione, a Stefano Torre domandarono di essere accompagnati a Innsbruck dove avrebbero potuto acquistare due biglietti aerei low-cost per recarsi a Londra e assistere ad una partita di calcio

A Stefano Torre domandarono di essere accompagnati a Innsbruck dove avrebbero potuto acquistare due biglietti aerei low-cost per recarsi a Londra e assistere ad una partita di calcio. Questo ciò che hanno ammesso in tribunale Nicolò Veneri e Federico Perini, coinvolti nell’aggressione al giovane designer di Negrar Nicola Tommasoli, che nel 2008 morì dopo sei giorni di coma a seguito delle gravi ferite riportate. A processo, con l’accusa di favoreggiamento personale, è finito proprio Torre. In aula hanno così testimoniato i due amici, accusati invece di omicidio preterintenzionale e condannati a dieci anni e 8 mesi. Perini è stato il primo a deporre, come spiega L’Arena:

«Gli abbiamo detto che volevamo andare a vedere un incontro di calcio, non era una cosa inusuale. Era già successo» … «Tra di noi ci siamo detti che volevamo scappare ma non avevamo detto a Torre quello che era successo. La sera del primo maggio siamo andati a Venezia per prendere i biglietti ma erano troppo cari e siamo tornati a casa».

Il viaggio venne organizzato comunque in quei giorni: Veneri e Perini contattarono Torre per farsi portare in Austria dove “i biglietti costavano meno”. Da Innsbruck poi andarono a Monaco e poi a Londra. Secondo la ricostruzione, tuttavia, i due giovani sapevano che l’amico autista era venuto a conoscenza dell’aggressione in corticella Leoni a Verona ma non poteva sicuro che fossero coinvolti i suoi passeggeri. A spiegarlo è anche Veneri, davanti al giudice, come segnala il quotidiano locale:

«A me non risulta che Torre sapesse che eravamo coinvolti nell'episodio di corticella Leoni», ha spiegato Nicolò Veneri rispondendo alle contestazioni del pm d'udienza, contestazioni formulate sulla base di un interrogatorio svoltosi in carcere il 29 agosto 2008. E in quell'interrogatorio (che fa parte del fascicolo dell'omicidio Tommasoli) Veneri disse che gli amici sapevano del loro coinvolgimento nell'episodio di corticella Leoni. Ma a domanda del difensore: «ricorda di aver detto a Torre di essere coinvolto nell'episodio Tommasoli?» Veneri ha risposto di non ricordare questo particolare, solo che avevano chiesto un passaggio fino a Innsbruck.

Il processo ricomincerà nella primavera del 2015.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verona, omicidio Tommasoli: Veneri e Perini "scagionano" l'amico autista. "Lui non sapeva nulla"

VeronaSera è in caricamento