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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Borgo Roma / Via da Salizzole Verde

Verona, omicidio di Ferragosto: Ciccolini scriverà un memoriale

Intanto si indaga sul mistero delle lettere e sui tentativi di riavvicinamento tra il 45enne avvocato veronese, reo confesso dell'uccisione a coltellate della ex, Lucia Bellucci di 31 anni, in Trentino

Ha intenzione di collaborare e probabilmente scriverà un memoriale da trasmettere al pubblico ministero per integrare l'interrogatorio. Sarebbero queste le intenzioni dell'avvocato veronese Vittorio Ciccolini, 45 anni, reo confesso dell'omicidio dell'ex fidanzata, Lucia Bellucci, 31 anni. Gli hanno fatto visita ieri nel carcere di Spini di Gardolo a Trento i suoi difensori, i legali Fabio Porta e Guariente Guarienti, a cui ha ribadito di non avere premeditato l'omicidio e di non essere andato a Madonna di Campiglio per uccidere la donna. Gli avvocati, intanto, parlano ai giornali locali di ''necessità di elaborare l'accaduto, perché Ciccolini non ritiene di essere nelle condizioni di raccontare. Non è psicologicamente in grado di rendersi conto del gesto che ha fatto - aggiungono - anche se con i pm usa degli aggettivi per descriverlo''. Una richiesta di colloquio sarebbe stata intanto autorizzata per la mamma e la sorella di Ciccolini, mentre la Procura procederà con una richiesta di giudizio immediato.

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Intanto aleggia il mistero sulle lettere scritte dall'omicida. Non solo una missiva al padre della ex fidanzata e un'altra all'ex marito di lei, ma anche una terza al nuovo fidanzato della donna che ha ucciso. Il 45ene l'avrebbe scritta, ma mai inviata, non trovando in Internet l'indirizzo del nuovo fidanzato, un medico siciliano, Marco Pizzarelli. La lettera, a quanto riporta il quotidiano locale 'Corriere del Trentino', sarebbe stata scritta per "avvertirlo che anche lui presto sarebbe stato scaricato". In sostanza la realizzazione dell'incubo che Lucia Bellucci temeva, quella del ricatto con cui l'ex fidanzato sembra continuasse a scriverle decine di sms: la minaccia di rovinarle il presente. Questa lettera però non sarebbe mai stata imbucata per la mancanza dell'indirizzo.

E tra i tentativi di Ciccolini di riavvicinare l'ex fidanzata si sarebbe anche una foto di sé con pistola puntata alla tempia. Inviata a Lucia Bellucci via telefonino. Ci sarebbe anche questo, la minaccia di togliersi la vita, tra i ricatti con cui Ciccolini avrebbe cercato di riavvicinare la donna che ha confessato di avere ucciso la scorsa settimana in Trentino. Perché "desiderio, possesso e disperazione (emergono qua e là spunti omicidiari) devono avere armato la mano dell'indagato, progressivamente sospinto in un vortice di passione e di morte", secondo il giudice per le udienze preliminari Francesco Forlenza, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'uomo. Sentimenti che l'avevano condotto a tentativi di riavvicinamento sempre falliti, fino a che l'avvocato, 45 anni, ha raccontato alla ex fidanzata, 31 anni, di avere un nuovo amore e le ha chiesto un incontro a cena. Una cena, che come rileva il gip nell'ordinanza, era stata argomento di conversazione di Lucia Bellucci anche con un'amica, che le aveva raccomandato prudenza. L'idea che lui avesse una nuova fidanzata l'aveva però tranquillizzata.

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