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OFV, assessore Donazzan: "Si devono creare le condizioni per tornare a produrre"

L'incontro tra i lavoratori delle Officine Ferroviarie Veronesi, il Ministro Flavio Zanonato e Elena Donazzan, si è tenito oggi a Roma, a pochi giorni dall'udienza del Tribunale fallimentare di Verona, nel tentativo di scongiurare il peggiore degli scenari

Si è tenuto a Roma, alla presenza dell’assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan e del Ministro allo sviluppo economico, Flavio Zanonato, l’incontro richiesto dai lavoratori di Officine Ferroviarie Veronesi (OFV), nel corso del quale è stata approfondita la situazione dell’azienda a pochi giorni dall’udienza del Tribunale fallimentare di Verona, nel tentativo di scongiurare il peggiore degli scenari, cioè il fallimento dell’ultima impresa di costruzione e manutenzione di convogli ferroviari.

“Nel primo incontro tenutosi in Regione all’inizio dell’estate – afferma Donazzan – avevo riscontrato una grandissima adesione al rilancio di OFV da parte dei lavoratori che avevano chiuso un Accordo di Partecipazione che prevedeva una fortissima riduzione del proprio stipendio per rendere più competitiva la propria azienda e ora, quegli stessi lavoratori, si sono dimostrati estremamente preparati nel suggerire i cardini principali per un vero piano industriale, entrando nel merito del quadro produttivo e dei relativi costi”.

L’assessore Donazzan, nel suo intervento, ha richiamato come vi debba essere un nuovo modo di intendere le politiche industriali di un’azienda strategica per l’Italia nella quale tutti, territorio, lavoratori e politica, hanno condiviso una strategia: quella del rilancio industriale e non quella del fallimento finanziario. “E’ stato un incontro proficuo – prosegue Donazzan – perché abbiamo fatto emergere alcune condizioni che, se si realizzassero, rimetterebbero in campo OFV. C’è bisogno di approfondire ulteriormente i reali costi di produzione alla luce dell’Accordo di Partecipazione siglato dai lavoratori, di favorire - e ne abbiamo la possibilità, dato il settore a forte partecipazione pubblica - le commesse verso quest’ultima azienda italiana di materiale rotabile e di credere soprattutto nel sacrificio convinto e coraggioso dei lavoratori che hanno dimostrato, sfatando i luoghi comuni che li vedono rigidi nella difesa dei propri diritti, di essere i primi ad avere a cuore la propria azienda con grande responsabilità”.

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