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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, interventi ai musei per 150mila euro? Se ne stanziano 28mila

"Bricole" a dir poco, per le gallerie d'arte e le collezioni da restaurare in città e provincia. La Regione ha previsto contributi per soli 200mila euro da ripartire in tutte le province venete

"Attività di ricerca scientifica e produzione di materiale informativo su scavi paleontologici" a Roncà, "restauro di dipinti e mosaici", "manutenzione e riordino di materiali nei musei Maffeiano e Archeologico", "interventi immediati di conservazione e manutenzione dei dipinti e cornici conservati presso sedi espositive musei d’arte e nei depositi", "Restauro 15 dipinti alla Galleria d'arte moderna". Sono solo alcune attività, per un totale delle 21, per le quali sono stati richiesti i finanziamenti di contributo a favore dei musei locali di Verona e provincia. L'ammontare delle domande, che fanno riferimento al bando di 200mila euro promosso dalla Regione, è di 149mila e 389 euro. Tuttavia, tra il museo Paleontologico di Roncà e il complesso dei musei Civici di Verona, Venezia ha deciso che arriveranno "solo" 28mila e 550 euro. Se non sono briciole poco ci manca. Nessuna provincia è riuscita a portarsi a casa, tuttavia, tutti i finanziamenti richiesti. Anzi. Venezia "piange" con decine di intervnti preventivati, portandosi a casa poco più che 27mila euro. La ragione è sempre la stessa e si chiama crisi. La cifra a bilancio è stata ripartita nelle varie province ma si tratta comunque di somme del tutto inadeguate per una regione che compare da anni al primo posto delle presenze turistiche in Italia e in Europa. Città che sopravvivono anche grazie al turismo e ai ticket staccati agli ingressi dei musei.

“Per queste finalità sono state presentate entro i termini 29 domande per una richiesta complessiva  di oltre un milione e mezzo di euro – ha spiegato Zorzato – tutte ammissibili con esclusione di tre per le quali l’importo del contributo regionale risulta inferiore alla soglia minima prevista di mille euro. Il maggior numero di domande riguarda l’integrità, sicurezza, conservazione e restauro del patrimonio. Seguono la realizzazione di iniziative scientifiche, informative e didattiche; la preparazione e pubblicazione di censimenti, inventari, indici, cataloghi e ogni altro strumento di informazione relativo all’attività dei musei; la  manutenzione e fruizione pubblica del materiale”.

“Rispetto ad analoghe iniziative degli anni passati – ha fatto presente il vicepresidente della Giunta – il numero di richieste è in ogni caso dimezzate, segno della difficoltà che anche gli enti museali incontrano in questa fase di crisi a cofinanziare le iniziative per le quali viene richiesto il finanziamento regionale. Per incassare i contributi, infatti, i musei beneficiare devono rendicontare una spesa almeno doppia a quella del contributo. Proprio per questo abbiamo proposto per il futuro, cioè a partire dal bilancio 2014, di modificare questo criterio, limitando l’entità della rendicontazione ad una spesa del 130 per cento del contributo assegnato. Questo significa che il museo interessato dovrà investire una somma pari al 30 per cento del finanziamento regionale”.

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