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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, multe pagate subito con lo sconto, allarme in Comune: "E così mancano 2,4 milioni d'incasso"

In commissione Bilancio si fanno i conti e si scopre un "buco" che sarebbe stato ripianato da un contributo dello Stato. Resistono i furbetti che non pagano e per cui la Municipale sguinzaglia l'agenzia di riscossione. Problemi anche dalle rette scolastiche

Una notizia buona e una cattiva. La prima è che si pagano meno multe e che lo sconto del 30% conviene. La seconda è brutta soprattutto per il Comune, visto che ha a che fare con un “buco” di 2,4 milioni di euro. Se n’è accorta la commissione Bilancio a Palazzo Barbieri, sede municipale di Verona. Più che una sorpresa è stato un dato che non ci si aspettava. E proprio non ci voleva. A spiegare le ragioni del calo degli incassi è stato il comandante della polizia municipale, Luigi Altamura. Capita infatti che molti continuano a non pagare (i proverbiali “furbetti”), mentre tanti altri hanno scoperto che pagare la multa subito, ovvero entro 5 giorni, è molto conveniente.

LA NORMA - Questo per effetto di una norma approvata nell’agosto 2013 che prevede una riformulazione dell’articolo 202 del Codice della strada. Il pagamento ribassato è ammesso per tutte le violazioni al Codice della strada, anche quelle commesse in orario notturno (perciò maggiorate di un terzo rispetto alle altre), tranne quando prevista la sospensione della patente o la confisca del veicolo. Si tratta perciò della maggior parte delle violazioni stradali, ad eccezione di quelle più gravi come ad esempio la guida in stato di ebbrezza con alcolemia superiore a 0,5, l’eccesso di velocità oltre i 40 chilometri orari, i sorpassi pericolosi come quelli effettuati in curva, agli incroci, di veicoli fermi all’attraversamento pedonale o in lento movimento. Un bel 30% di sconto. Che incide direttamente sulle casse comunali.

Su 154mila 432 verbali considerati, oltre 78mila sono stati già pagati, di cui 70mila e 412 con lo sconto. Il problema è che il Comune ci contava, su quei soldi. Aveva previsto 16,3 milioni di incasso, ne sono arrivati “solo” 13,8. L'assessore al Bilancio Pier Luigi Paloschi ha comunque precisato che non sarà necessaria alcuna manovra e il bilancio si chiuderà in pareggio e viene dunque scongiurato il pericolo che non riesca a rimanere entro i margini del Patto di Stabilità. L'ammanco di soldi sarebbe stato infatti compensato da un contributo straordinario dello Stato.

Ma per chi paga subito ce ne sono anche tanti che non pagano affatto, magari sfruttando l’assenza di Equitalia. Forse non sanno che al posto dell’agenzia statale esiste quella locale, la Solori, che praticamente fa le stesse cose. Agli uffici di riscossione tasse, infatti, si è già rivolto Altamura per accelerare le procedure di incasso. La strada più facilmente percorribile per ripianare eventuali buchi sarebbe stata invece quella delle alienazioni di immobili di proprietà comunale.

ALTRI PROBLEMI - Alle multe, poi, come spiega il Corriere Veneto, si aggiungono i problemi delle rette scolastiche. Le famiglie, in difficoltà per la crisi, potrebbero decidere di pagare a rate la quota richiesta. Così, se l’anno scorso madri e padri decidevano di saldare tutto in un unica soluzione a dicembre, quest’anno i versamenti potrebbero diventare due e altri 800mila euro sarebbero in forse in Comune. 

Coglie l'occasione delle multe per sollevare tematiche da sempre presenti in città il Partito Democratico: "Pur comprendendo le complicazioni di bilancio bisogna dare una valutazione positiva se, come hanno suggerito i resoconti ascoltati in commissione, veronesi e turisti sono diventati più ligi alle regole quando sono al volante - spiegano i consiglieri comunali Michele Bertucco e Stefano Vallani -. Un'altra ipotesi che l'amministrazione dovrebbe verificare è se, contemporaneamente, complice la crisi economica, non sia diminuito anche l'uso dell'auto in città".

"La preoccupazione esclusiva per i mancati introiti è invece rivelatrice di un'amministrazione priva degli strumenti necessari a leggere e ad accompagnare i cambiamenti. La mancata programmazione della mobilità, sottolineata anche dall'assenza del Pum (Piano urbano della mobilità) oltre che del Pgtu (Piano generale del traffico urbano), sta generando i conflitti che quotidianamente si svolgono sotto ai nostri occhi: studenti contro residenti (come per via Bertoni); commercianti contro residenti (vedi questione dei plateatici d'estate); automobilisti contro ciclisti. E' necessario evolverci anche attraverso la realizzazione del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) che proietterebbe la nostra città tra le realtà più avanzate. Invece siamo ancora in attesa che l'amministrazione si decida a presentare al Consiglio il Piano del traffico urbano, che a questo punto (i dati sono del 2009), è già obsoleto."

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