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Cronaca Castelnuovo del Garda / Via Verdi

Provano a rubare il motore di quattro barche sul Garda ma vengono messi in fuga

I fuoribordo erano regolarmente ormeggiati nel porto di Ronchi di Castelnuovo del Garda, ma alcuni individui, per ora sconosciuti, li hanno portati a riva. Alcuni passanti però hanno notato la strana posizione delle barche ed hanno avvisato le forze dell'ordine

Il furto di quattro motori fuori bordo di altrettante barche, regolarmente ormeggiate nel porto di Ronchi di Castelnuovo del Garda, è stato sventato dai poliziotti della Squadra Nautica della Polizia di Stato, che, a fronte dei vari casi di furti registratisi negli ultimi tempi, ha intensificato la vigilanza lungo le coste lacustri, con particolare riferimento a porti e cantieri nautici.

Trattasi di servizi di prevenzione e sicurezza serali e notturni, predisposti ad hoc, soprattutto a seguito di un analogo episodio verificatosi nel vicino porto di Pacengo (VR) la notte della vigilia di Natale; è verosimile, quindi, che proprio per effetto del perlustramento della Polizia che i ladri, solo per ora ignoti, abbiano desistito, o siano stati messi in fuga dalla pattuglia della Squadra Nautica di Peschiera del Garda, nel portare a compimento il furto dei motori di 4 barche, rinvenute abbandonate sul ghiaino della già citata spiaggia di Ronchi.

I quattro natanti erano stati sganciati dagli ormeggi e trainati dall’acqua fino alla spiaggia dove, però, sono stati abbandonati ancora intatti; inoltre, dal sopralluogo effettuato, gli agenti hanno verificato che la sbarra che ostruisce l’accesso di autoveicoli alla spiaggia era privo del lucchetto che ne impedisce il sollevamento, contrariamente alla norma; parimenti, evidenti segni di pneumatici di un’auto sono stati rinvenuti lungo il tracciato stradale che porta alla spiaggia.

L’insolita presenza delle barche spiaggiate è stata inizialmente segnalata ai Carabinieri di Lazise i quali, a loro volta, ne hanno dato notizia ai poliziotti della Nautica che ne ha registrato il tentativo di furto. I proprietari delle unità da diporto in questione, opportunamente informati, sono rientrati già in possesso dei mezzi che sono stati dagli stessi riposizionati in acqua ed ai rispettivi ormeggi.

Sono in corso indagini, di concerto con la Squadra Mobile, per risalire all’identità dei ladri dal momento che il fenomeno è monitorato dalla Polizia anche circa il “piazzamento” sul mercato illecito di motori rubati, che in molti dei casi supera il confine italiano.

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