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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cerea / Via Cà Bianca

Verona, la Miss più bella del Mondo viene dal Sudafrica ma siede sul trono realizzato a Cerea

Oltre alla bella sudafricana Rolene Strauss, 22 anni, incoronata a Londra domenica scorsa, ha "vinto" anche la "Seven sedie", rilevata da tre ex dipendenti nel 2008 e che ora produce 35mila esemplari all'anno. Ha realizzato anche il tavolo del Chelsea

“L’artigianato “Made in Veneto” premia la bellezza e la qualità”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la realizzazione del trono di Miss Mondo 2014 da parte di una piccola azienda artigiana di Cerea. Oltre alla bella sudafricana Rolene Strauss, 22 anni, incoronata a Londra domenica scorsa, ha "vinto" anche la "Seven sedie" di Luca Osti, Federico Saoncella e Massimo Ongaro. I tre titolari hanno rilevato la ditta (in via Ca' del Lago) nel 2008, dopo essere partiti come semplici dipendenti della società "Piva sedie", nata nel 1965. Da allora l'azienda ceretana si è ampliata a tal punto da garantire una produzione di 35mila sedie all'anno. Il trono di Miss Mondo, poltrona modello "Palermo" in stile barocco-classico rivestita in vera pelle di colore bianco ed arricchita con la lavorazione del capitonné sullo schienale, è stato realizzato in tre settimane, dopo che un vecchio cliente aveva spiegato a cosa sarebbe servito. Il 97% della produzione del mobilificio della Bassa è dedicato all'export. La "Seven sedie" ha anche realizzato il tavolo del Consiglio d'amministrazione della squadra di calcio Chelsea.

“Quando affermo che il Veneto mantiene gran parte d’Italia – ha commentato Zaia - dico una cosa ovvia e i dati sulla produzione del solo settore artigiano lo dimostrano: valgono quasi un quarto dell’export del comparto nazionale, con una crescita del 3,8% in un anno nonostante tasse e burocrazia asfissianti. Gli artigiani sono dei veri eroi e li ringrazio per il loro coraggio e il loro lavoro".

Miss Mondo Rolene Strauss siede sul trono realizzato a Cerea

I DATI - L’artigianato veneto aumenta l’export a fronte di un calo delle esportazioni italiane e lo fa tra mille difficoltà, con un universo costituito da 135 mila imprese, sinonimo spesso di qualità ineguagliabile, che rappresentano il 30,6 per cento delle imprese venete. Il loro numero però è in calo, anche se leggerissimo, per il peso della crisi e le difficoltà di essere concorrenziali, a fronte di economie dove la tassazione della produzione è meno della metà della nostra e dove la burocrazia accompagna l’impresa e non la soffoca. Se si volge lo sguardo al complesso delle imprese del Veneto il valore dei beni esportati dalla nostra regione copre il 13,1% del fatturato estero nazionale, con una crescita del 6,7 per cento delle vendite nei mercati UE.

“Stiamo insomma tirando la carretta per tutti - conclude Zaia - assieme a pochissime altre regioni, e per i nostri imprenditori non chiediamo privilegi, ma solo che questo paese funzioni come gli altri e che vengano eliminati gli sprechi e puniti coloro che li provocano ponendo fine al travaso di 21 miliardi di euro pagati in tasse dai veneti che non tornano sul territorio ma anzi finiscono in mano agli spendaccioni”.

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