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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lungadige Antonio Galtarossa

Verona, autobus troppo lenti: eliminate corsie preferenziali e le esistenti sono invase

Problemi di mobilità pubblica nella città di Verona, che da sempre deve combattere con problemi di traffico. Da anni non vengono creati percorsi per i mezzi pubblici e anzi ne sono stati eliminati alcuni

I problemi della mobilità pubblica a Verona sono risaputi. Chiunque usufruisca dei mezzi pubblici in città conosce i disagi che deve affrontare, come avviene tuttavia in tante altre località italiane. Tra le problematiche esistenti, la questione delle corsie preferenziali per gli autobus. A Verona sono poche, molte sono state eliminate e le esistenti spesso sono invase da automobilisti "abusivi".

È il quotidiano L'Arena a delineare un quadro della situazione. Da vent'anni, il Comune di Verona non ha più creato percorsi destinati ai mezzi pubblici. Quelli ancora presenti sono piuttosto frammentati, perciò non consentono al mezzo di viaggiare in modo spedito e senza incontrare traffico. L'unico che supera i due chilometri è quello compreso tra Stradone Maffei e via XX Settembre. Il giornale locale si chiede se è sia giusto che un ritardo di almeno 10 minuti sia considerato normale e che la velocità media degli autobus sia di 14 chilometri orari.

Più ci si allontana dal centro, più diminuiscono le corsie preferenziali per i mezzi pubblici, perciò gli autobus si trovano incastrati nel traffico al pari delle automobili. In alcuni tratti, si è tornati al traffico promiscuo, eliminando quei pochi spazi dedicati al trasporto pubblico. Come ricorda L'Arena, sono tre le tipologie principali di percorso preferenziale. Il primo è rappresentato da una corsia preferenziale che occupa mezza carreggiata in senso contrario a quello delle auto, come nel caso già citato del tratto tra Stradone Maffei e via XX Settembre. Poi, ci sono i pezzetti di preferenziale a ridosso di alcuni incroci; un esempio è il tratto finale di corso Porta Nuova. Infine, ci sono le strade totalmente dedicate ai mezzi pubblici, in cui le automobili sono bandite, ma al momento l'unico esempio è piazzale XXV Aprile davanti alla Stazione ferroviaria di Porta Nuova.

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