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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, il meteo per le feste non è clemente: a Natale e Santo Stefano con l'ombrello

Correnti più miti al nord con l'arrivo di perturbazioni sparse a partire da martedì sera. Sfortunato esordio della stagione in montagna con neve esclusivamente ad alta quota su Lessini e Baldo. Le previsioni della settimana

La buona notizia è che il freddo concederà qualche giorno di pausa, durante le feste natalizie. Quella brutta è che gelo e brina lasceranno posto a molta umidità e piogge. I meteorologi sono concordi nel sostenere che a Natale e Santo Stefano toccherà passeggiare per i mercatini tradizionali con l’ombrello a portata di mano per un peggioramento delle condizioni meteo. A provocarlo è la bassa pressione che spingerà verso il mar Mediterraneo e le correnti di scirocco in arrivo al nord. Almeno fino a venerdì, dunque, nubi e rovesci occuperanno gran parte delle festività. Sotto il profilo “stagione in montagna”, non sono stati esaudite le preghiere di Comunità montane e gestori di impianti sciistici: le precipitazioni nevose faranno capolino solo oltre i 1500 metri in Lessinia e almeno 1400 sul monte Baldo.

LE PREVISIONI - Da martedì la temperatura oscillerà tra i 6 e i 9 gradi. Cielo coperto e pioviggine saranno una costante, anche se, quest’ultime, solo in certe zone della provincia. A Natale è prevista pioggia a partire dall’ora di pranzo, con fenomeni sempre più numerosi fino a sera e temperatura non inferiori agli 8 gradi, compresa la notte. Le piogge provocheranno così, oltre la quota indicata, le nevicate in montagna, ma non c’è certezza che siano molto abbondanti. Non andrà meglio il giorno di Santo Stefano, che vedrà perturbazioni fin dalle prime ore. Miglioramenti a partire dalla serata e il ritorno del sole previsto per venerdì. Temperature in ascesa fino ai 10 gradi e sabato, quando le nuvole ricominceranno a dar fastidio con piogge sparse.

Le stazioni meteo indicano comunque che il “vero” freddo invernale stenterà ad arrivare ancora per un po’ a causa delle correnti che spingono dall’Atlantico, zona di superficie da sempre oggetto di temperature in grado di mitigare le correnti gelide. Si incroceranno dunque le dita per la neve, anche a gennaio.

STATO DI ATTENZIONE - Proprio in riferimento alla situazione attesa sul territorio regionale, con precipitazioni abbondanti su zone montane e pedemontane, nevicate e venti forti di Scirocco in prossimità della costa, il Centro funzionale della Protezione civile del Veneto ha dichiarato dalle 8 di mercoledì 25 dicembre alle 20 di giovedì 26 dicembre: lo Stato di attenzione per rischio idrogeologico sui bacini Vene-A (Alto Piave – provincia di Belluno); Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione), Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione), Vene-F (Basso Piave - Sile e Bacino Scolante in Laguna) e Vene-G (Livenza-Lemene-Tagliamento), e per Rischio Idraulico su bacini Vene-A, Vene-B, Vene-E e Vene-G.

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