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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, meno di un mese di "vita" all'ordinanza contro i lupi. La revoca di Tosi. Incontro dal prefetto

Lo rende noto lo stesso sindaco di Verona che aveva firmato il provvedimento il 25 settembre, scatendando furiose reazioni. Il 30 ottobre la "riunione che affronterà il problema che avevamo sollevato. L'obiettivo è stato comunque raggiunto"

Meno di un mese condito di botta-e-risposta, lotte verbali, solleciti a fare passi indietro (o in avanti, dipende dai punti di vista). Anche minacce di denunce. Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha revocato l'ordinanza che concedeva di poter sparare in caso di pericolo ai lupi presenti sempre piu' numerosi in Lessinia, dopo che la Prefettura, comprendendo la pericolosità della situazione, ha deciso di convocare un tavolo con tutte le parti per il 30 ottobre prossimo. Lo rende noto lo stesso Tosi, che ringrazia il prefetto Perla Stancari "per essersi fatto carico di una riunione che affronti il problema che avevamo sollevato. L'obiettivo dell'ordinanza revocata è stato raggiunto". Il provvedimento del sindaco aveva scatenato forti polemiche nel mondo ambientalista e animalista (erano state minacciate più denunce per “istigazione a delinquere” da Wwf e Lega anti caccia) ed era stato sospeso una settimana fa dal Tar del Veneto.

Martedì scorso il prefetto ha inviato al Comune la comunicazione riguardante l’incontro tecnico fissato al 30 ottobre e dedicato alle problematiche di sicurezza sugli animali selvatici. All'incontro sono stati invitati tutti i soggetti interessati al problema lupi, dalla Regione alla Provincia, dal Corpo forestale ai sindaci della zona interessata dalla presenza degli animali. Mercoledì è arrivata la revoca di Tosi dell’ordinanza “Azioni verso gli animali selvatici allo stato brado che determinano pericoli per la sicurezza”. Era stata firmata il 25 settembre. All'indomani dell'annuncio di un'ordinanza specifica contro i lupi, in Consiglio comunale a Velo Veronese, il sindaco di Verona era stato al centro di un focoso dibattito.

TOSI E L'ORDINANZA CHE FA INFURIARE: "MI SENTIREI A DISAGIO A SPARARE A UN LUPO"

Tosi dopo la sospensiva del Tar, aveva ribadito comunque la sua "buona fede": "L'obiettivo – aggiunge il sindaco – non è quello di sparare ai lupi, ma di costringere l'Ispra a capire che vanno spostati dalla Lessinia perché è un territorio troppo antropizzato, dove il lupo non può convivere con l'uomo. Inviterei comunque le associazioni animaliste a prendere in considerazione anche la vita dei bovini, degli asini e degli altri animali sbranati dai lupi che, in Lessinia, si trovano di fatto a vivere in una sorta di “grande stalla a cielo aperto”. D’altra parte, la stessa nota dell’Ispra del 29 settembre scorso, “prende atto delle rilevanti problematiche legate alla presenza del lupo nel territorio della Lessinia, legati ai frequenti casi di predazione sul bestiame domestico, che hanno interessato un numero elevato di vitelle e manze, causando rilevanti tensioni sociali e determinando in alcuni casi danni che possono risultare insostenibili per gli allevamenti colpiti”. 

IL DOCUMENTO - LA SENTENZA DEL TAR CONTRO L'ORDINANZA DI TOSI

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