rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Zai / Via Belgio

Verona, Luca Toni "braccato": la Chiesa tedesca lo porta in tribunale. Vuole 1,7 milioni di tasse

In Germania bisogna pagare un tributo per qualunque fede uno abbia. Il dilemma nasce dal fatto che, in occasione della sua prima stagione col Bayern, l'attaccante era stato registrato "ateo" ma dal secondo anno sarebbe stata spuntata la voce "cattolico"

In trasferta in Germania non per sport ma per “giustizia”. È toccato all’attaccante dell’Hellas Verona, Luca Toni, difendersi dalle accuse di inadempienze sulle tasse. In particolare è la Chiesa tedesca a reclamare 1,7 milioni di euro nei confronti di Luca Toni. L'attaccante del Verona è comparso ieri davanti alla Corte d'Appello di Monaco di Baviera per una tassa non pagata alla chiesa cattolica per i suoi tre anni (dal 2007 al 2010) al Bayern: si tratterebbe di 500mila euro all'anno che, uniti ai 200mila euro di interessi, fa 1,7 milioni. Il dilemma nasce dal fatto che, in occasione della sua prima stagione in Baviera, per Toni non era stata registrata alcuna confessione religiosa ma dal secondo anno sarebbe stata spuntata la voce "cattolica".

L'attaccante in ogni caso ha proclamato la sua innocenza e al contempo ha puntato il dito contro la sua ex commercialista che a sua volta ritiene responsabile il club. Il giudice Hans-Werner Wolf, spiega il quotidiano Bild, aveva proposto un accordo: la commercialista e il Bayern avrebbero pagato 500 mila euro a testa, i restanti 700 mila li avrebbe sborsati Toni. Ma il Bayern negato qualsiasi accordo in questo senso, ritenendo che una volta risolto il contratto col giocatore ogni contenzioso era da ritenersi chiuso. Si andrà dunque a processo il prossimo 15 luglio. La legge tedesca impone il pagamento di una tassa che non varia a seconda della religione a cui si appartiene. Per non pagare nulla è necessario dichiararsi “atei” ma a quel punto è obbligatorio rinunciare a qualsiasi rito religioso. A quanto pare, per un errore dei funzionari del Bayern, Toni (che non conosceva la norma sulla confessione tedesca) venne dichiarato “ateo” nel 2007, salvo poi, negli anni successivi, inquadrarlo come “cattolico”. Inutile dire che il Fisco tedesco non ci mise molto a notare il cambio e che sono partiti all’attacco chiedendogli 500mila euro all’anno (più gli interessi).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verona, Luca Toni "braccato": la Chiesa tedesca lo porta in tribunale. Vuole 1,7 milioni di tasse

VeronaSera è in caricamento