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Cronaca Valverde / Via della Valverde

Verona, lotta alle tossicodipendenze, la Regione stanzia 25 milioni per nuovi servizi e riorganizzazione

Avviato il controllo della spesa. Negli ultimi tre anni la situazione evidenziata dai SerD regionali ha rilevato una tendenza all'aumento di giovani e giovanissimi e parallelamente un sensibile "invecchiamento" di un'altra parte di persone in terapia

Nuovo provvedimento sulle dipendenze adottato dalla Regione del Veneto con il quale si propone di adeguare il sistema complessivo dei servizi pubblici e privati alle esigenze sociali e sanitarie del territorio. Le recenti misure, presentate nella sede della Provincia di Verona, introducono il modello di controllo della spesa per gli inserimenti nei servizi residenziali e nuovi servizi territoriali (notturni, di pronta accoglienza, di riavvicinamento alla famiglia,etc.) da parte del privato sociale accreditato, come la comunità terapeutica Co.vest.

Tra i provvedimenti contenuti nella recente delibera c'è sia il controllo della spesa che l'inserimento di nuovi servizi che rispondono a situazioni ed esigenze dettate da un momento difficile come quello attuale. “Condividiamo un momento importante per la Regione - spiega Davide Bendinelli, assessore ai Servizi sociali del Veneto - perché parliamo dello stanziamento di 25 milioni di euro a favore delle Ulss e delle comunità che operano nel campo delle dipendenze. Ciò è stato reso possibile grazie ai numerosi sforzi e alla forte volontà che ha sostenuto la modifica del vecchio sistema. Non comporterà aumenti del finanziamento nel bilancio regionale, ma potrà garantire un miglior rapporto domanda/offerta".

Il cambiamento fondamentale è l'introduzione, di un budget predefinito che permette alle comunità di sapere, in anticipo rispetto allo stanziamento, la quota di cui possono beneficiare. La delibera prevede, inoltre, la sperimentazione di ulteriori servizi con progetti individualizzati e dedicati a persone con problemi di dipendenza. Lo scopo è combattere la piaga delle tossicodipendenze che investe una fascia di popolazione sempre più ampia, dai più giovani ai meno giovani.

“Stiamo introducendo - ha affermato Bendinelli - un nuovo modello organizzativo per combattere la piaga delle droghe. Negli ultimi tre anni la situazione evidenziata dai Servizi per le dipendenze (SerD) ha rilevato una tendenza all’aumento di giovani e giovanissimi e parallelamente un sensibile ‘invecchiamento’ di un’altra parte di persone". La presenza media nelle comunità terapeutiche negli anni 2011-2013 è stata di mille pazienti mentre al Nell’anno 2013 gli utenti dei Ser.D sono stati n. 13.033

- di questi, 4008 sono di età compresa tra 14 e 29 anni (pari al 30,75%)

In estrema sintesi, il provvedimento regionale introduce la modalità di gestione dei budget che si basa sui principi già in vigore per altri ambiti di accreditamento, quali l’assistenza in regime di ricovero e quella in regime ambulatoriale. Più precisamente, la gestione del budget della struttura accreditata spetterà all’azienda Ulss competente territorialmente, che opererà le necessarie verifiche in ordine ai principi di accreditamento, appropriatezza, rispetto della normativa, governo del budget. Il provvedimento inoltre riorganizza il sistema delle dipendenze con l’obiettivo di aumentare l’aderenza fra domanda ed offerta e amplia i piani di intervento senza la necessità di incrementare le risorse disponibili. La novità di rilievo è la sperimentazione dei “servizi territoriali” che prevedono l’elaborazione di progetti individualizzati modulabili ai bisogni di cura dell’utenza, assicurando un alto grado di adattabilità alle esigenze territoriali (realizzazione di servizi notturni, per i week end, di pronta accoglienza, di semiresidenzialita', etc.). Monica Lazzaretto del Co.vest ha definito "molto importante il provvedimento, della Regione, fatto in accordo con i direttori del sociale delle ULLSS e delle comunità terapeutiche, perché finalmente consente di sapere con giusto anticipo i parametri anche finanziari entro i quali le comunità si possono muovere, in modo tale da evitare lo stato di sofferenza dei servizi, di rendere migliori prestazioni e più flessibili all'utenza e di superare l'ingessamento dei servizi".

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