Verona, lei lo licenzia dalla pasticceria, lui comincia a perseguitarla e a pedinarla: risponderà di stalking
Il 38enne pakistano aveva approfittato via-via della gentilezza della signora di 62 anni, titolare di un negozio nel Veronese. Assenze inspiegate e si infuriava facilmente. Poi aveva cominciato ad appostarsi e telefonarle di continuo
Dopo averlo assunto in pasticceria aveva cominciato a pensare che qualcosa in lui non andasse. Al di là delle assenze dal lavoro e dalle misteriose sparizioni per giorni si era reso protagonista di alcune reazioni poco rassicuranti, alterandosi e intimidendo la donna. La situazione degenerò quando la titolare del negozio decise di licenziare il dipendente. Cominciò un vero e proprio incubo costituito da minacce e pedinamenti. Partì una serie di denunce. Quasi una all’anno, dal 2007 al 2009. In un caso, terrorizzata, chiamo i carabinieri che dovettero precipitarsi nel laboratorio. Per tutti questi episodi l’uomo, 38enne di origine pakistana, è stato trascinato in tribunale dalla pasticcera 62enne. Dovrà rispondere di stalking dati gli atteggiamenti “persecutori” che mise in atto tra maggio e dicembre 2012. Fu in quel periodo che l’uomo cominciò ad appostarsi fuori dal negozio. Conoscendo gli orari quotidiani, aveva deciso di “farsi vedere” tra le 14 e le 15, ovvero quando era presente solo la titolare con un solo dipendente.
Agli appostamenti si affiancarono telefonate minacciose e persino un pedinamento fino alla chiesa dove la signora stava celebrando l’anniversario di matrimonio. Come spiega L’Arena, il processo riprenderà in dicembre.