Verona, il lago divora le spiagge, i turisti si lamentano. Albergatori in crisi di nervi: "Modificare i livelli"
Lettera della Federalberghi Garda-Veneto ai parlamentari veronesi e ai sindaci. E intanto le previsioni per i prossimi giorni non sono allettanti: ancora forti temporali sono previsti sul lago. Così la tensione aumenta
"Viste le ricorrenti lamentele raccolte da tantissimi nostri turisti che, a causa dell’altissimo livello delle acque del lago, trovano poche spiagge praticabili a disposizione sul litorale, protestiamo vivamente per questa incresciosa e potenzialmente sempre pericolosa situazione. Si noti, infatti, che sul Garda non di rado si assiste a imprevedibili violente burrasche e temporali estivi, combinati con forti raffiche di vento e moti ondosi di notevoli dimensioni (specie nell’alto lago), con il rischio concreto di esondazioni e danni per i lungolaghi, strutture balneari, di ristoro e ricettive situate lungo la riva". Comincia così la lettera che Corrado Bertoncelli, presidente di Federalberghi Garda-Veneto, già nel mese scorso aveva inviato una lettera a tutti i parlamentari veronesi per lamentare una situazione che sta sempre più degenerando. Le previsioni per i prossimi giorni non sono allettanti: ancora forti temporali sono previsti sul lago e la tensione aumenta.
Gli albergatori, che stanno affrontando una stagione non proprio felice sotto vari aspetti, primo fra tutti il maltempo che sta creando danni e disagi soprattutto alle strutture che si affacciano sulle rive del lago, devono affrontare anche le lamentele dei turisti che vedono regredire di giorno in giorno i tratti di spiaggia spesso già residui.
PER IL MALTEMPO - La causa principale è una stagione tra le più piovose degli ultimi 30 anni ma i livelli del lago mantenuti troppo alti hanno sicuramente peggiorato una situazione già critica. Secondo gli albergatori bisogna adeguare la portata dei bacini in funzione dei mutamenti climatici caratterizzati da violente e prolungate piogge. Allo stato attuale, i 135 centimetri sopra lo zero idrometrico stabiliti per legge sono eccessivi e dannosi per la morfologia delle coste del lago e questo, oltre a compromettere l’attuale stagione turistica già in crisi, non rappresenta sicuramente una valida strategia di marketing turistico per le stagioni future.
In seguito a questo sollecito, alcuni parlamentari si sono già attivati chiedendo l’intervento del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ma non sono ancora state prese delle misure che salvaguardino le coste.