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Cronaca Via Matozze

Inceneritore di Ca' del Bue è strategico: lo dice il decreto Sblocca Italia del Governo

A Verona, in molti non sono favorevoli al termovalorizzatore di Ca' del Bue, ma un decreto attuativo di Renzi lo inserisce tra gli insediamenti strategici per lo smaltimento dei rifiuti in Italia

Già a febbraio 2015, l'inceneritore di Ca' del Bue era stato considerato come strategico per lo smaltimento dei rifiuti in Italia e a fine luglio, con il decreto attuativo Sblocca Italia del Governo Renzi è arrivata la conferma. Come riporta il Corriere di Verona, secondo il decreto governativo, il termovalorizzatore veronese saarebbe un "insediamento strategico di preminente interesse nazionale". Per affrontare la questione dei rifiuti, il Governo intende utilizzare 12 nuovi inceneritori, tra cui uno in Veneto. Sempre sul Corriere, si legge che il decreto spiega che "gli elevati fabbisogni di incenerimento residuo e l’elevata produzione di rifiuti determinano l’esigenza di localizzare sul territorio regionale (del Veneto) un impianto di incenerimento di 150mila tonnellate/anno". La quantità indicata è esattamente la stessa del piano rifiuti presentato dalla Regione ad aprile. Seppure non si faccia esplicitamente il nome di Ca' del Bue, secondo il Corriere, è chiaro che si fa riferimento allo stabilimento veronese.

Tuttavia, tale appoggio da parte del governo non significa che a breve sarà riattivato l'impianto di smaltimento di rifiuti. Infatti, la Regione Veneto ha messo dei paletti sull'utilizzo dell'inceneritore di via Matozze: "In termini generali, il suddetto piano non prevede la realizzazione di nuovi impianti nè di nuove discariche nè, tantomeno, di nuovi impianti di termovalorizzazione. Esso prevede, più precisamente, la riattivazione dell’impianto di incenerimento di Ca’ del Bue mantenendo comunque inalterata la potenzialità impiantistica già indicata nel piano del 2004 che è di 500 tonnellate al giorno". Ha ritenuto di denegare ogni richiesta di smaltimento di rifiuti prodotti fuori da questa Regione, avanzata anche per il tramite del Ministero dell’Ambiente". Quindi, oltre al limite delle 150mila tonnellate annue, si richiede che a Verona vengano smaltiti solo rifiuti veneti e non provenienti da altre regioni. Come riporta il Corriere di Verona, la relazione regionale continua dicendo che "Ogni sforzo compiuto ad oggi da questa Amministrazione… risulterebbe ineludibilmente pregiudicato dall’azione del Governo che risulterebbe non essere in linea con gli obiettivi regionali". Dunque, il Veneto non sembrerebbe molto entusiasta dell'eventuale ritorno in attività di Ca' del Bue, così come sono poco favorevoli anche alcuni comuni della provincia veronese.

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