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Cronaca Brentino Belluno / Strada Provinciale 11

Inaugurato a Brentino Belluno il 3° e ultimo lotto della ciclopista dell'Adige-Sole

L'opera permette di raggiungere in bicicletta, in tutta sicurezza, la provincia di Trento partendo dal Chievo e punta ad incrementare un mercato in espansione in tutta Europa come quello del cicloturismo

Il tanto atteso taglio del nastro è avvenuto. A Brentino Belluno, il presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, ha aperto ufficialmente il terzo e ultimo lotto della ciclopista dell'Adige-Sole, che collega la località Canale di Rivoli Veronese al confine con la Provincia di Trento nel comune di Brentino Belluno.

 Il tratto inaugurato è lungo circa 17 chilometri e completa la ciclopista che parte dal Chievo e raggiunge il confine con la provincia di Trento nel comune di Brentino Belluno, passando per Bussolengo e Canale di Rivoli. L'opera si colloca all'interno del percorso ciclabile europeo denominato “Ciclopista dell'Adige e del Sole”, ed è inserito nell'itinerario europeo “Eurovelo numero 7” che si estende da Capo Nord a Malta.

L’intera opera è costituita da tre lotti: il primo, che congiunge Chievo alla centrale Enel di Bussolengo, è già attivo dal 2006; il secondo, che collega la centrale Enel alla località Canale di Rivoli Veronese è in esercizio dal 2010 e il terzo, inaugurato oggi e attualmente in fase di collaudo, si estende da Canale fino al confine con la Provincia di Trento nel Comune di Brentino Belluno. L’intervento completo interessa i Comuni di Verona, Bussolengo, Pastrengo, Cavaion, Rivoli e Brentino Belluno. Il percorso si snoda sull'argine del canale Biffis e sfrutta anche alcune strade minori ricadenti nei vari comuni.

IL PERCORSO - Il lotto appena realizzato, dal costo complessivo di circa tre milioni e mezzo, presenta tre situazioni di affiancamento alla strada strada provinciale 11 denominate “strettoie” che sono state rese più agibili grazie alla realizzazione di opportune opere, tra le quali un ponticello di legno e uno in acciaio. La larghezza della pista varia da 2 metri e mezzo a 3 e presenta una pendenza media di circa 1 - 2 % tranne in brevi tratti in cui raggiunge percentuali dal 3 al 7%. Sono state migliorate un paio di aree pic-nic e lungo il tracciato sono stati posizionati ulteriori elementi di completamento come panchine e cartellonistica di informazione culturale, ambientale e di utilità. Ulteriore finalità dell'infrastruttura è, infatti, anche il recupero, la valorizzazione e la promozione ecoturistica del territorio circostante.

La Provincia di Verona è riuscita a realizzare la ciclopista anche grazie alla disponibilità e all'impegno economico di Enel, divenuta ora Hidro Dolomiti Enel (Hde). L'inserimento ottimale degli impianti industriali nel territorio ha, infatti, un ruolo di rilievo tra gli obiettivi strategici dell'azienda. Le centrali di Bussolengo e di Chievo, alimentate attraverso il canale Biffis, ora costeggiato dalla “Ciclopista dell'Adige e del Sole”, producono energia verde, evitando così ogni anno l’immissione in atmosfera di tonnellate di Co2.

“È l'ultima inaugurazione che facciamo come amministrazione provinciale - spiega Miozzi -. Non potevo chiudere meglio il mio mandato alla guida della Provincia di Verona, con un'opera tanto importante e significativa. E non lo dico solo per le risorse impiegate, circa 20 milioni per l'intero tratto, ma soprattutto per la valenza di questa infrastruttura. Una pista ciclabile che dalla città di Verona porta fino al confine con Trento, e quindi con il Nord Europa, significa mettere la nostra area al centro dei grandi flussi turistici. Sono particolarmente orgoglioso perché la pista dell'Adige Sole è l'esempio di buona amministrazione e di buon impiego dei fondi pubblici, messi al servizio della collettività. Approfitto dell'occasione per ricordare i tanti grandi progetti che in questi cinque anni abbiamo portato a termine, nel settore del lavoro, del turismo, dell'edilizia scolastica, della cultura. E voglio anche ricordare l'approvazione del Ptcp dopo 42 anni e la chiusura di 13 società provinciali non strategiche. Sono orgoglioso del lavoro fatto e il taglio del nastro di oggi rappresenta un abbraccio ideale ai 480 dipendenti della Provincia che hanno lavorato con me”.

Già definita una "autostrada ciclabile" per la sua valenza, l'assessore alla Progettazione viabilista, Carla De Beni ha voluto rispondere al quesito di chi si chiede "come mai abbiamo investito risorse nella pista Adige Sole e non, magari, in qualcosa di più utile": "La risposta è semplice - dichiara de Beni - il cicloturismo in Europa ha numeri elevatissimi di praticanti e per la provincia veronese che ha nel turismo uno dei settore economici di punta, questa è una opportunità significativa che porterà ricadute positive. L'Adige Sole, dal Chievo a Brentino Belluno, si aggiunge alle altre offerte ciclabili che abbiamo realizzato, come l'itinerario ciclabile di 4 Comuni attorno ad Affi e il percorso Garda by bike che unisce le 4 province del lago. Sono sicura che i turisti stranieri apprezzeranno, a dimostrazione che sono stati ben investiti i 20 milioni complessivi, che includono i 3 milioni di questo terzo e ultimo lotto”.

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