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Cronaca Isola Rizza / Via Corte Casalino

Verona, inarrestabili ondate di piena: scongiuri nella Bassa. "Vicini alle quote di acqua del 2010"

Secondo l'ultimo bollettino sono a rischio gli abitati di Cerea, Bionde di Salizzole e Terranegra di Legnago. I canali sono al limite della portata in tutta la rete del comprensorio. Disagi anche a Bovolone, San Pietro di Morubio, Isola

"Siamo al limite della portata dei canali l'acqua dei canali secondari sta invadendo i terreni perchè la Fossa Maestra non avendo sfogo nel Canal Bianco non accoglie più le onde di piena. Speriamo - che piova il meno possibile e che gli argini tengano, tra la pressione dell'acqua e le nutrie, il rischio che cedano è elevato". Le parole preoccupate del presidente del Consorzio di bonifica veronese, Antonio Tomezzoli, ben rappresentano le ultime ore di “emergenza maltempo” in una zona che è sempre sorvegliata speciale appena le previsioni meteo virano al “brutto”. Con le piogge delle ultime ore continua lo stato di pre-allarme nella Bassa.

BASSA SOTT'ACQUA - Secondo l'ultimo bollettino sono a rischio gli abitati di Cerea, Bionde di Salizzole e Terranegra di Legnago. I canali sono al limite della portata in tutta la rete del comprensorio, e così il rischio che si ripetano gli allagamenti verificatisi nel giugno 2010 è concreto. A Cerea, nella zona del parco delle Vallette, i tecnici del Consorzio hanno chiesto ai vigili del fuoco di far sgomberare i garage delle abitazioni dalle auto che si trovano sotto il livello dell'acqua e potrebbero essere invasi dall'acqua in caso di tracimazione. I terreni sono completamente imbevuti d'acqua e i livelli di Canal Bianco e Fossa Maestra sono pericolosamente vicini alle quote raggiunte nel 2010. Nelle prime ore di martedì i vigili del fuoco di Legnago hanno dovuto rassicurare i cittadini che chiamavano in continuazione per conoscere l’entità degli allagamenti e le modalità per arginarli. In alcune cantine l’acqua è penetrata per una ventina di centimetri. La Fossa Maestra, nell’orario di punta delle piogge, al mezzogiorno di lunedì, aveva una portata di sedici metri cubi al secondo. Rispetto ai dieci tradizionali.

A Legnago, frazione Terranegra, lo scolo Nichesola sarebbe quasi al livello delle abitazioni. Idem il Bussè, che nel 2010 aveva fatto disperare i legnaghesi. Nelle ultime ore la Protezione civile e gli operai del Consorzio hanno predisposto sacchi di sabbia in tutte le zone critiche, da Legnago, appunto, a Cerea, Isola della Scala, Erbè. Quest’ultime località, per un attimo sembravano divise da un lago, creatosi per l’invasione dell’acqua nella strada di collegamento.

DICHIARATO LO STATO DI CALAMITA' PER MALTEMPO IN TUTTO IL VENETO

Tantissima acqua anche a San Pietro di Morubio, Angiari, Bovolone. A Isola Rizza. alcune strade sono state transennate dalla polizia municipale. Lo scolo Bracca è esondato, provocando la chiusura di via Corte, fino all’incrocio con via Casotti. Via Casari è vietata al transito: il rischio è che le auto possano mettere ulteriormente in difficoltà gli la resistenza delle banchine della carreggiata, sommersa in molti punti. Le idrovore sono state azionate a Salizzole, su richiesta del sindaco, Mirko Corrà: l’acqua sta venendo risucchiata dai canali della periferia cittadina per essere riversata nel cime Tregnon. A San Pietro di Morubio la pioggia ha causato disagi su via Muri e via Onni. Ad Angiari via Ramedello è stata sommersa. Come spiega su L’Arena, il sindaco Corrà, tuttavia, le disgrazie non sono accompagnate dalla buona volontà dei proprietari delle terre nel sistemare le proprie pertinenze.

“Abbiamo sollecitato più volte i proprietari degli scoli di via Valdiscalaro a provvedere allo scavo dei corsi di loro pertinenza poiché ad ogni esondazione viene compromesso anche il manto stradale. Basterebbe che i privati ci mettessero la buona volontà: un accordo tra i titolari dei campi consentirebbe la tombinatura degli scoli”… “Da tre anni abbiamo a disposizione dalla Regione 640mila euro per la realizzazione di due bacini di raccolta della acque, per evitare che il capoluogo e Bionde si allaghino. Tuttavia, un ricorso presentato nei confronti del Consorzio di Bonifica da uno dei proprietari delle aree su cui dovranno sorgere i serbatoi impedisce l'avvio dei cantieri”.

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