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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, guerra sul "cimitero verticale": bagarre e accuse. Tosi: "Quei milioni salvano il bilancio"

Dibattito a colpi di insulti e botta-e-risposta sulla struttura che dovrebbe sorgere nel terreno alienato di Fondo Frugose, zona San Michele, e che dovrebbe ospitare oltre 60mila salme disposte su 35 piani e 100 metri d'altezza

In Comune a Verona la costante sembra essere quella della “bagarre”. Così in Consiglio anche nelle commissioni. Non ha stupito il motivo, che già dai procedimenti avviati aveva creato più di qualche discussione. Il tema che ricorrerà più spesso, fino alla chiusura delle trattative, è quello dell’ormai famigerato “cimitero verticale”. Quella struttura, ovvero, che dovrebbe sorgere nel terreno alienato di Fondo Frugose, zona San Michele, e che dovrebbe ospitare oltre 60mila salme disposte su 35 piani e 100 metri d’altezza. Un progetto su cui l’opposizione formata da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico starebbero organizzando un “ostruzionismo” senza precedenti. Al quale, tra l’altro, si aggiungerebbe il gruppo di Forza Italia guidato dall’ex assessore della Giunta Tosi, Daniele Polato. Lo hanno annunciato gli stessi esponenti politici durante la riunione della commissione urbanistica per la discussione della variante necessaria a far partire i lavori. Pomo della discordia è la documentazione presentata dagli uffici comunali poche ore prima della convocazione. E in più per l’assenza dell’assessore all’Urbanistica, Francesco Marchi. Al suo posto c’era quello al Patrimonio, Pier Luigi Paloschi, che non sarebbe nemmeno riuscito a proferire parola tante erano le interruzioni.

DISCUSSIONI MOVIMENTATE - Subito sono volate parole grosse, dai banchi dell’opposizione. Da “trattate il Consiglio comunale come uno zerbino” a “Vergognatevi” agli inviti per farsi prescrivere un “trattamento sanitario obbligatorio”. Pochi minuti dopo le prime escandescenze è entrato nell’aula anche il sindaco Flavio Tosi. Proprio a lui si è rivolto il capogruppo Pd, Michele Bertucco, accusando la Giunta di aver indetto un bando “sotto dettature di un privato”. Il privato in questione sarebbe la società “Cielo Infinito Srl”, che si è aggiudicata, per 11 milioni di euro, il terreno da oltre 72mila metri quadrati su cui dovrebbe sorgere il grattacielo. La “prova” presentata dai consiglieri “ostruzionisti” è in due lettere tra società e Comune in cui si ventilava l’ipotesi della struttura funeraria. Secondo l’opposizione alcune decisioni erano già state prese ma la Giunta non avrebbe mai messo sull’avviso i componenti del Consiglio.

Era stato il Pd a sollevare i dubbi sull’opera, dopo la notizia del “cimitero verticale”: "Come si finanzia Cieloinfinito e il socio unico, Skifin Gmbh, con sede legale in Austria? - aveva chiesto giorni fa Bertucco -. Su quali elementi o valutazioni la giunta manda avanti con tanta sicurezza e celerità un'opera tanto controversa che di utilità pubblica non ha nemmeno l'ombra? Se servono soldi per chiudere il bilancio perché non si mette mano agli sprechi accumulati in tanti anni di cattiva gestione in Comune e nelle aziende partecipate?. La fretta con cui la giunta manda avanti il progetto del grattacielo funerario di San Michele alimenta l'impressione di trovarsi di fronte ad una procedura urbanistica sotto dettatura. Da una prima verifica eseguita con gli uffici comunali emergono tuttavia forti perplessità in merito al vincitore del bando e non solo: che garanzie può offrire rispetto ad un progetto così “ambizioso” una società costituita nel novembre 2011, rimasta inattiva fino al luglio 2013 e che dispone di soli 10 mila euro di capitale sociale?”

LA REPLICA DI TOSI - Alle contestazioni mosse da Pd, FI e M5S, ha risposto il sindaco Tosi in persona, motivando la vendita dell’area per incassare i milioni promessi. “Cielo Infinito”, avrebbe spiegato Tosi, pagherebbe 15 volte in più di tutti coloro che avevano proposto di alienarsi il terreno. Con gli 11 milioni si farebbe quadrare il bilancio, rientrando nel Patto di Stabilità. Il governo avrebbe tagliato 31 milioni di trasferimenti e i Comuni sarebbero costretti anche a fungere da “agenzie immobiliari” per poter sopravvivere. Andrebbero poi reinvestiti su altre opere che interessano la città. Il sindaco tira in ballo poi le ripercussioni della costruzione: la società privata investirebbe 150 milioni di euro e darebbe lavoro a un centinaio di persone oltre a quelle che si occuperanno dell’edificazione.

Un'altra commissione è prevista per martedì 14 ottobre mentre la discussione in Consiglio approderà la prossima settimana.

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