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Cronaca Centro storico / Via Cappello

Verona, "Giulietta non cede la mano": sempre più lotta tra privati e in Comune per gestire il cortile

Le polemiche nate dopo la presentazione del progetto e lo spostamento dell'ingresso (da via Cappello a piazzetta Navona, dal teatro Nuovo) fanno rinunciare il futuro responsabile. Si tenta la mediazione e arrivano altre proposte

Dopo mesi (e mesi) di tira-e-molla, come nel più classico caso “all’italiana”, il progetto per il nuovo cortile della Casa di Giulietta potrebbe arrivare al nulla di fatto. Tante le polemiche nate in seguito alla proposta di società private. Troppe, secondo il gestore del Teatro Nuovo e responsabile della Fondazione “Atlantide”, Paolo Valerio, che sembra aver manifestato l’intenzione di rinunciare a tutto. È lui, infatti, che dovrebbe “rivoluzionare” gli spazi del cortile. Sempre lui che ha scritto al sindaco Flavio Tosi per avvertirlo della rinuncia. Il progetto “Giulietta in love” era stato approvato in primavera dal Comune ma da allora si erano susseguiti scontri politici e confronti sulle opportunità di cedere ai privati la gestione dell’attrazione veronese. L’amministrazioen aveva deciso di spostare l’ingresso della Casa da via Cappello a piazzetta Navona, coincidendo con l’ingresso del Nuovo. I visitatori passerebbero attraverso la sala e il corridoio del teatro per giungere al cortile dopo aver visitato l’allestimento dedicato al mito di Giulietta. Tutto a pagamento, ben s’intende: 2,50 euro a persona. Oggi il cortile è visitabile gratuitamente. Secondo la proposta, gli incassi derivanti andrebbero divisi con percentuali sempre maggiori in relazione alle entrate: il 70% al Comune se le entrate registrate sono tra le 200mila e i 2 milioni, il 75% nel caso di incassi tra i 2 e i 2,5 milioni, e l’80% con somme superiori ai 2 milioni e mezzo.

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PROBLEMI DA PRIVATI E POLITICI - Ma il Comune ne deve risolvere di problemi prima di cedere la mano di Giulietta. Come quelli tra i privati. I proprietari degli edifici e dei negozi che si affacciano sugli spazi dell’attrazione cittadina ricorrono al giudice per rivendicare il libero passaggio delle persone nei propri esercizi. Ad esporsi al Tribunale amministrativo regionale contro la decisione del Comune, sono l’agenzia immobiliare “Via Cappello Srl”, “Capuleti Srl”, il negozio “Ricami Vittoria”, la numismatica “Marco Rinaldi” e le due strutture alberghiere “La corte di Giulietta” il relais “Sogno di Giulietta”. Secondo loro il Comune limiterebbe l’accesso libero di potenziali clienti e avevano presentato una richiesta per la sospensione della delibera. Ma ora sembra che chiederanno un’accelerazione del giudizio in merito al contenzioso aperto ad aprile. Il giudice, accogliendo la richiesta, potrà decidere entro l’autunno 2015. Il Consiglio comunale, a fine luglio, aveva approvato una mozione presentata dal gruppo di Forza Italia con cui veniva bloccata il progetto di convenzione fra Comune e Fondazione Atlantide presentato in Giunta dall’assessore Enrico Corsi.

E qui si inseriscono gli altri problemi per la gestione del cortile. Quelli di natura politica. Due consiglieri di Forza Italia sono arrivati ad incatenarsi per protesta alla statua di Giulietta, spiegando che il sito deve essere gestito direttamente dal Comune. In più dalla Lista Tosi arriva una nuova proposta, articolate su tre punti. Come spiega L’Arena, bisognerebbe innanzitutto trovare l’accordo con i privati proprietari di negozi sul cortile chiedendo loro il ritiro del ricorso al Tar. Poi servirebbe trovare nuova intesa sulla ripartizione delle vendite di biglietti tra Comune e Fondazione Atlantide. Infine garantire comunque un ingresso gratuito da via Cappello per chi vuole visitare solamente la Casa di Giulietta.

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