rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castelnuovo del Garda / Piazza Berto Barbarani

Verona, fumo della centrale a biomasse invade la scuola elementare: aule sgomberate dai bambini

L'impianto, che brucia scarti della lavorazione del legno, è malvisto perché rintenuto troppo vicino agli edifici scolastici che pur riscalda e, soprattutto, con un camino "troppo basso"

Sarebbero stati costretti a scappare letteralmente dall’aula a causa dei fumi emessi dalla centrale a biomasse situata poco distante dalla scuola materna "Manganotti". Rischia di creare un malumore senza precedenti il caso scoppiato a Cavalcaselle, frazione di Castelnuovo del Garda. L’impianto serve al riscaldamento di edifici scolastici, centro sociale e campi sportivi ma starebbe montando ugualmente la protesta. La centrale, che brucia scarti della lavorazione del legno, è malvista perché costruita troppo vicino alla scuola e, soprattutto, con un camino ritenuto troppo basso. E in certi giorni, come spiega il Corriere Veneto, il fumo invade aule e corridoi. Per non parlare del giardino, che sarebbe “off limits” da tempo. Finestre chiuse, bocche e nasi tappati e classi sgomberate. Non c’è da meravigliarsi se i genitori hanno richiesto al Comune un’analisi delle emissioni e hanno fatto partire una raccolta firme.

«Questo episodio è la goccia che ha fatto traboccare il vaso - racconta una delle mamme dei piccoli che frequentano la materna - Li dentro ci sono circa 120 bambini dai 3 ai 5 anni. Mercoledì scorso sono stati spostati quelli della sezione rossa, che hanno iniziato a tossire ed ancora a sera avevano la gola irritata». Interviene anche Rossella Vanna Ardielli, ex assessore all'istruzione, maestra da oltre 40 anni delle scuole elementari, (moglie dell'ex sindaco e parlamentare Giampaolo Fogliardi), ora candidata a sindaco: «A volte le scuole sono immerse in questa nuvola di fumo - spiega - I genitori, giustamente, vogliono una dichiarazione scritta che certifichi non ci sono rischi per i bambini. In questo periodo ci sono volantini dappertutto e se ne parla ovunque. Io credo sia tutto a posto, però bisogna che sia dimostrato. A scuola stiamo con le finestre chiuse, quando le classi andrebbero arieggiate e un lato della materna è rivolto proprio verso il camino della centrale». Anche un papà di un bambino di 4 anni sottolinea l'impegno dei genitori: «Abbiamo scritto all'Arpav che ci ha rimandato al Comune, ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna analisi dei fumi, perché comunque si parla di combustione che crea immissioni e polveri sottili, che vengono sì filtrate all'80%, ma per il rimanente 20% cosa ne sappiamo?»

Dal canto dell’amministrazione comunale, avrebbe risposto il vicesindaco, Giovanni Peretti, rassicurando sul risultato delle analisi. “Tutto a posto” avrebbe ammesso, prima di dichiarare altri accertamenti incaricati ad una ditta esterna e dunque “imparziale”. Nella centrale come spiega Peretti, che sospetta una strumentalizzazione politica della vicenda a fini elettorali, dato l’avvicinarsi delle elezioni, si brucia solo legno e i fumi sono causati solo dai filtri ad acqua che emettono vapore. “Nessun rischio per la salute, quindi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verona, fumo della centrale a biomasse invade la scuola elementare: aule sgomberate dai bambini

VeronaSera è in caricamento