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Cronaca Veronetta

Verona, fugge dall'ospedale ma non alla Polizia: marocchina arrestata dalle Volanti

La donna, precedentemente arrestata, era in attesa della convalida del fermo ma si era recata al pronto soccorso per un malore facendo perdere le proprie tracce. Gli agenti l'hanno rintracciata martedì sera a Veronetta e per lei sono scattate nuovamente le manette

Il posto mobile appena istituito presso Piazza Santa Toscana doveva ancora essere “inaugurato” ma i servizi di controllo e monitoraggio delle Volanti su Veronetta erano già stati intensificati e hanno dato subito un risultato più che concreto.

Gli agenti, infatti, sono intervenuti martedì sera, per arrestare una marocchina di 30 anni ricercata da lunedì, quando era fuggita dall’ospedale Maggiore dove era sottoposta alla misura della custodia cautelare.

Martedì la donna, con un lunga serie di precedenti per furto terminati nell’arresto per rapina impropria della settimana scorsa, colta nuovamente da malore, tramite un amico ha chiesto l’intervento del 118 per essere trasportata al Pronto Soccorso ma, una volta arrivata, alla richiesta di attendere l’arrivo della Polizia, si è dileguata.

Avvertiti dell’accaduto, i poliziotti delle Volanti si sono subito messi sulle sue tracce, proprio cominciando da quella richiesta anonima di soccorso al 118 arrivata da via Canterane. Intuendo quindi che la donna potesse avere degli amici in quella zona, le Volanti hanno passato al setaccio la parte alta di Veronetta fino alle 23, quando finalmente, dopo numerosi passaggi, hanno notato la ricercata proprio a Porta Vescovo.

La donna, che viaggiava serena a bordo di una bicicletta, alla vista della Volante ha aumentato il ritmo, infilandosi nel passaggio pedonale posto sotto la Porta e interdetto ai veicoli, cercando così di dileguarsi. Ma i poliziotti, con una manovra fulminea, hanno aggirato l’ostacolo, bloccandola dalla parte opposta.

Vistasi chiusa, la fuggitiva è rientrata nel passaggio pedonale cercando un nascondiglio nelle scale che portano al vecchi sottopasso, mettendosi così in trappola da sola.

Così, una volta raggiunta dai poliziotti la 30enne marocchina senza fissa dimora, è stata tratta in arresto per il reato di evasione dalla custodia cautelare presso l’ospedale.

Processata per direttissima, il gip ha convalidato l’arresto per l’evasione mentre il giudice della convalida, relativamente alla condanna per la rapina impropria del primo arresto, aveva già disposto la custodia cautelare in carcere.

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