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Cronaca Centro storico / Via del Pontiere

Verona, forcine nei parcometri della città: rumeno beccato con le mani nel sacco dalla polizia

Dopo l'allarme sollevato da alcuni automobilisti e le lemantele ricevute, Amt organizza una sorveglianza alle colonninemanomesse per incassare il resto. Un accertatore scova il sospetto e chiama il 113

Gli bastava una forcina, inserita nella bocchetta dell’erogatore di resto del parcometro, per bloccare le monetine e fare “giornata”. Il caso, scoppiato dopo le lamentele ad Amt di alcuni automobilisti del centro, era arrivato fino al Comando della Municipale e infine alla polizia. E’ stato un accertatore della sosta, martedì sera, a chiamare il 113 e a far arrestare Ion Turla, 44enne di origine romena. Evidentemente l’operatore era a conoscenza del raggiro perpetrato da alcuni giorni nelle aree di sosta a pagamento e non si è fatto sfuggire l’occasione di beccare in flagranza l’uomo. Proprio lui si aggirava con fare molto sospetto attorno ad una colonnina per il ticket, tra l’altro non distante dalla sede dei vigili, in via Del Pontiere. I poliziotti intervenuti sul posto l’han preso con le mani nel sacco: in tasca aveva una dozzina di graffette e il bottino cospicuo di monetine.

Portato in questura la sera stessa e finito davanti al giudice mercoledì mattina per il processo direttissimo, il 44enne è stato condannato a tre mesi di reclusione con pena sospesa. Il caso della manomissione delle colonnine Amt era emerso circa un mese fa, soprattutto nelle aree vicino al tribunale, a San Zeno e a ridosso di piazza Bra.

FORCINE NEI PARCOMETRI: COSI' SI TRUFFANO ANCORA GLI AUTOMOBILISTI

Lo stratagemma era semplice e molto efficace: Turla iscriva una forcina piegata nell’erogatore per bloccare le monetine di resto. Appena l’automobilista si allontanava, comprensibilmente indispettito, il truffatore tornava sul luogo per intascare il bottino. A seguito di numerose lamentele, che rischiavano seriamente di mettere in difficoltà Amt, era stato predisposto un servizio di sorveglianza con gli accertatori. E la soluzione ha avuto i frutti sperati, dato che martedì sera uno di loro, dopo aver individuato il sospetto, lo ha visto manomettere il parcometro e poi lo ha pedinato. Fino all’arrivo della pattuglia di polizia. Poi l’arresto.

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