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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, Festival del Centenario: per il Pd è flop. Lite sui numeri

Per i rappresentanti in Comune e in Provincia, i dati semntiscono il "trionfo" annunicato da sindaco e Fondazione Arena: "Si sono abbassati gli spettatori medi e quelli complessivi. Ora conteremo i biglietti svenduti"

"Festival del Centenario, tonfo o trionfo?". E' l'interrogativo che si pongono i gruppi consiliari del Partito democratico in Comune e in Provincia a Verona. In una nota diffusa e firmata da Michele Bertucco e Orietta Salemi, rappresentanti a palazzo Barbieri e di Lorenzo Dalai e Franca Rizzi, si attaccano i dati forniti dalla Fondazione Arena.

CENTENARIO IN ARENA: "BOOM DI PUBBLICO E RECORD DI INCASSI". I DATI

"L’anfiteatro, insieme alla casa di Giulietta - spiegano - è la carta identificativa della nostra città, il Festival areniano e la Fondazione sono la nostra risorsa e vorremmo che fossero il nostro orgoglio. È per questo che con rammarico ci sentiamo di dire che il Centenario appena concluso non risulta essere il grande successo presentato trionfalmente dal sindaco Flavio Tosi e dal sovrintendente Fabrizio Girondini. Anche limitandosi solo ai numeri leggiamo i dati senza l’eccessiva “creatività” della dirigenza di Fondazione: numero di recite in più, 54 serate, rispetto alle edizioni precedenti: nonostante questo, è stato registrato un complessivo di 456mila persone, un numero inferiore rispetto al 2011 (465mila spettatori), del 2009 (sempre 465mila) e anche del 2008 (486mila). Nessuno vuole cancellare i 25mila spettatori delle 4 serate di gala, ma diciamo soltanto che se l'obbiettivo del Centenario era rilanciare il Festival nel suo rapporto con la città, esso non può dirsi raggiunto".

C'E' SOLO "AIDA" - Continuano gli esponenti del centrosinistra scaligero: "Anche la media degli spettatori per ogni serata di recita si è ulteriormente abbassata dalle 8525 presenze del 2012 (anno già critico) alle 8452 del 2013. E comunque bastava partecipare ad alcune serate e osservare la platea semideserta o aggirarsi in Bra nella serata del Requiem (poco più di 5 mila spettatori) per comprendere che i vuoti erano più di una semplice sensazione. Ci riserviamo di esaminare i documenti con attenzione per verificare quanti biglietti sono stati effettivamente venduti e quanti sono stati svenduti per limitare i danni. Avremmo voluto fosse davvero un’esperienza memorabile per tutti, che fosse il Centenario della città. E invece di trionfo c’è stato solo quello dell’Aida, con cui abbiamo imparato a consolarci ormai da troppi anni, aspettando il rilancio di una realtà mai presa davvero sul seriio".

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