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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Verona, "è falso, un gran maleducato": Giacino intercettato "illegalmente". Avvocati in subbuglio

I legali dell'ex vicesindaco e della moglie Alessandra Lodi insorgono contro la notizia delle registrazioni durante i colloqui con i loro assistiti: "Grave violazione". Emergono offese contro la donna e la madre: "Due streghe psicopatiche"

Una polemica dura, scoppiata a margine del caso giudiziario che più ha sconvolto Verona e la sua amministrazione. È quella fatta emergere dagli avvocati dell’ex vicesindaco Vito Giacino e della moglie Alessandra Lodi. I legali hanno reagito aspramente alla notizia che sarebbero stati tutti intercettati nelle settimane prima dell’arresto. E così l’intera Camera penale, dal suo Consiglio direttivo, è in subbuglio e accusa “gravi violazioni” al Codice di procedura penale in materia di diritto alla difesa e sulla riservatezza dei colloqui tra legale difensore e assistito. Si tratterebbe si intercettazioni “vietate per legge” contenute in sei cd che gli avvocati hanno domandato alla Procura dopo che il pm ha richiesto il rinvio a giudizio dei due indagati per concussione, Giacino e Lodi.  Tra il materiale ci sarebbero richieste di colloquio con i procuratori di Verona,  discussione sugli eventuali testimoni della difesa, memoriali. Per questo fatto la Camera penale ha proclamato lo stato di agitazione e indetto un’assemblea per il 16 giugno di tutti gli avvocati iscritti all’associazione. Si potrebbe arrivare all’astensione da tute le udienze in programma per gli inizi di luglio. Un bailamme che tuttavia non inficia il procedimento a carico dell’ex vicesindaco e della consorte (e dell’imprenditore edile accusato di corruzione). Di sicuro le intercettazioni verranno eliminate dal fascicolo pronto per il processo.

CASO GIACINO: IL COMUNE SI COSTITUISCE PARTE CIVILE PER DANNI

Ma non sarebbe comunque finita qui, dato che nel materiale richiesto dai difensori emergerebbe una lunga serie di commenti che gli inquirenti avrebbero avanzato nei confronti dei due indagati e dei loro famigliari. A farli sarebbero stati gli agenti della polizia giudiziaria delegati dal pubblico ministero che coordina l’indagine, Maria Beatrice Zanotti. Spiega il Corriere Veneto che non ci sarebbero andati “leggeri”:

Vito Giacino? «È un gran maleducato», che dice «le solite minchiate». E poi «è un bugiardo», ma anche «un bugiardello», nonché «un falso». Ma è soprattutto sulla moglie dell'ex vicesindaco di Verona, l'avvocato Alessandra Lodi, che i commenti si sprecano e si scatenano: basti pensare che, in un campionario quanto mai variegato e colorito, gli epiteti spaziano da «è la solita cafona» a «str...», da «bugiarda, bugiarda»! a «è troppo fastidiosa, l'avvocata»! Per non parlare della Lodi mentre s'intrattiene al telefono con la madre: è nei loro discorsi tra mamma e figlia, che le due donne diventano «due streghe psicopatiche», due «str....», «due deficienti».

Come detto, tuttavia, anche questi dettagli verrebbero stralciati dal fascicolo. Giacino e Lodi sono accusati di aver intascato tangenti per almeno 600mila euro dal costruttore scaligero per presunte agevolazioni su alcuni piani immobiliari a Verona. L’udienza preliminare è stata fissata la 27 giugno prossimo.

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