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Cronaca via Tribunale

Verona, dorme in un sonno profondo e non sente i carabinieri che così lo denunciano per "evasione"

Per due volte un uomo ristretto agli arresti domiciliari a casa della madre 90enne (con problemi d'udito) ha mancato l'appuntamento con le Forze dell'ordine che dovevano controllarlo. Viene assolto dal giudice

La madre ha noti problemi d’udito e lui invece aveva il sonno pesante. Talmente tanto che non aveva sentito il campanello di casa quando i carabinieri gli capitarono davanti casa per ben due volte. È la singolare vicenda che ruota attorno ad un indagato che si trova agli arresti domiciliari nella casa materna. Gli inquilini non avevano udito alcun richiamo da parte delle Forze dell’ordine che, non ricevendo alcun riscontro, lo avevano denunciato per “evasione”.

Complici anche i farmaci che l’uomo assumeva per dormire, non aveva risposto in tempo e così i militari si erano rivolti al fratello che ha lo studio dentistico sullo stesso pianerottolo dell’appartamento della madre 90enne. Per ben due volte: a marzo e ad aprile 2012. Lui, “scortato” fin dentro le stanze, fece vedere che l’indagato era a letto. Per evitare ogni problema, segnala L’Arena, il dentista aveva così “tagliato la testa al toro”. Dopo alcuni giorni si curò di far installare un nuovo campanello più potente e collegato al citofono. La ricostruzione dei fatti è venuta proprio dal fratello che è comparso in aula durante l’udienza di rito abbreviato. Inviò le immagini dei lavori al giudice che nelle scorse ore ha assolto dall’accusa di “evasione dagli arresti” l’uomo. Nessun reato provato. Solo un sonno profondo indotto dai farmaci.

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