
Verona, controlli a tappeto su laboratori cinesi di tessili e alimentari: oltre 60 violazioni e 4 denunce
Serie di ispezioni in alcune ditte dell'Est Veronese che hanno consentito di accertare numerose irregolarità, sia sotto il profilo dell'impiego lavorativo sia sotto quello ancor più allarmante della sicurezza igienica
Nuova ondata di controlli sulle attività dei laboratori tessili e nei negozi alimentari del Veronese. Stavolta, dopo gli accertamenti nella Bassa, nel Villafranchese e sul Garda, tocca alla parte orientale della provincia. I carabinieri di San Bonifacio, in collaborazione con i Reparti speciali del Nucleo antisofisticazioni (Nas) e Sanità di Padova e del Nucleo di ispettorato del Lavoro di Verona, con il personale dell'Ulss 20 e dello Spisal, hanno effettuato una serie di ispezioni in alcune ditte, che hanno consentito di accertare numerose irregolarità, sia sotto il profilo dell’impiego lavorativo sia sotto quello ancor più allarmante della sicurezza igienico – alimentare, portando alla cessazione dell’attività di un laboratorio di lavorazione di sostanze alimentari, sottoposto a sequestro unitamente all’intera struttura e ad un ristorante. Le indagini sono state portate a termine dopo alcuni mesi di monitoraggio delle attività commerciali presenti nell'est Veronese, soprattutto a San Bonifacio ma anche Colognola ai Colli e Caldiero, e gestite da cittadini cinesi operanti nel settore tessile, per la maggior parte opifici, ed alimentare (ristoranti e uno stabilimento di cibo tecnico).
Nel corso delle operazioni, svoltesi in tempi diversi ma ravvicinate tra loro, sono state accertate complessivamente sedici violazioni di natura amministrativa e 55 violazioni di natura penale con la conseguente denuncia di quattro persone, tutte di origine cinese, rappresentanti legali delle attività oggetto di verifica. I militari dell’Arma hanno scoperto, inoltre, l’impiego irregolare di sei lavoratori, tutti di nazionalità cinese, per i quali le ditte presso le quali erano impiegati non avevano provveduto a regolarizzarne l’assunzione.