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Cronaca Via Cadidavid

Verona, il Comune vuole accelerare per Ikea in città. Tutto nelle mani della Regione per il via libera

Abbadonata l'idea degli enormi capannoni all'area ex Biasi: si farà alla Marangona, tra la Zai e il Quadrante Europa ma servono le modifiche al piano urbanistico. Sarebbe la terza "cittadella" svedese ad aprire in Italia

Ikea a Verona ma non prima del 2016. Ribadisce, ancora una volta, l’interesse a costruire in città una filiale di vendita (a tutti gli effetti una cittadella dello shopping scandinavo) il dirigente dell’area Italia della multinazionale svedese. Nelle scorse ore erano stati presentati i dati del bilancio 2013 che avevano dimostrato come Ikea sia tornata a crescere dopo due anni difficili. A margine della presentazione c’è stato spazio anche per riflettere sui nuovi insediamenti previsti, proprio in città. Verona è considerata strategica dal punto di vista della posizione e si sono già avviati i procedimenti amministrativi (più che altro burocratici) per avviare i lavori. Accantonata l’idea di ergere gli enormi stabilimenti nell’area dell’ex Biasi, Ikea potrebbe nascere negli spazi della Marangona, tra la Zai e il Quadrante Europa. Comoda ad autostrade e al centro, quindi. I progetti che vedevano l’insediamento a Cadidavid si sono rivelati più ostici del previsto, data la battaglia politica in Comune e le trattative con la famiglia Biasi per la vendita dei terreni.

Tutto, dopo quattro anni dalla presentazione del progetto in municipio, sta alla Regione Veneto. Servono, in breve, le varianti urbanistiche. Non solo approvate da Palazzo Barbieri ma anche da Venezia e con il nulla osta del Consorzio Zai. Questo perché, in base al Piano area del Quadrante Europa (il Paqe), non sono previsti insediamenti commerciali e quindi sono necessarie le modifiche. Lo spiega il Corriere Veneto, ribadendo il bisogno di cambiare il regolamento regionale per garantire spazio a capannoni di notevoli dimensioni. La preoccupazione è che, viste le elezioni regionali della prossima primavera, rimanga ancora tutto in stallo. Qualcosa si potrebbe sbloccare già dalla settimana prossima, con discussioni in Consiglio.

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IL PROGETTO - Le idee scandinave riguardano due aperture: quella del tradizionale centro del mobile (show-room, ristoranti, caffetterie, spazio giochi bambini, magazzino) che prevede un’area da 36mila metri quadri e 80 milioni di euro di investimento, e un “Inter Ikea Centre”, un vero e proprio centro commerciale esteso su 60 mila quadri gestito dalla casa madre e che completerà l’offerta della zona. Sarebbe il terzo in Italia ad aprire, dopo quello di Villesse, in Friuli, e di Brescia, in Lombardia. La prima scelta degli svedesi era quella di stabilirsi nell’area ex Biasi, dove c’erano gli stabilimenti e le fonderie, appena sorpassato il sottopasso dell’autostrada, direzione Cadidavid. Per questo alla riunione convocata mesi fa a Palazzo Barbieri era presente anche rappresentante della Biasi Immobiliare. L’area totale di cui è a caccia Ikea ammonta alla bellezza di 300mila metri quadri (140mila, come già annunciato, di capannoni, e i rimanenti per i parcheggi).

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