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Cronaca Zai / Via Antonio Pacinotti

Verona, in Comune spunta la "mappa del degrado": i vigili spingono i privati ad attivarsi per pulire

Un documento dettagliato, stilato in commissione Sicurezza, in cui segnalare tutte le situazioni a rischio e critiche. Intanto arrivano richieste di riconvertire le aree in commerciali: ne arrivano una sessantina

L’hanno chiamata la “mappa del degrado”. Si tratta di un documento dettagliato, stilato in Comune, in cui segnalare tutte le situazioni a rischio e critiche. E di conseguenza il punto di partenza per chiedere a proprietari e responsabili di attivarsi per tenere in ordine e pulito. Laddove non venga imposto con la “forza” della polizia municipale devono provvedere autonomamente e periodicamente i privati. La mappa è stata proposta durante la commissione sulla Sicurezza urbana ed è stata aggiornata nelle scorse ore dalla Municipale. A corredo di ogni sito “degradato” esistono le foto così come indirizzi e nomi dei proprietari a cui far riferimento. Nella lista ovviamente ci sono i punti critici e dolenti come l’area dell’ex Tiberghien e l’ex Manifattura tabacchi ma anche altre meno note. Cme il parcheggio multipiano di viale del Lavoro, alcune zone di via Torricelli, via Pacinotti, via Zanella e gli altri gradi siti industriali lasciati all’incuria: l’ex Mercato ortofrutticolo, la zona della stazione a Santa Lucia, l’azienda “Scaravonati” in via Schiapparelli, l’ex sede Telecom e anche le varie caserme, dalla “Quarta” a quella di via Da Levanto fino alle case coloniche di via Diga e via Fincato.

Ma qualcosa si sta muovendo per il recupero. Magari passando per l’opportunità offerta dalla Regione di trasformare le aree abbandonate in zone commerciali. Negli uffici del Comune sarebbero arrivate già una sessantina di richieste. Riqualificazione a parte, però, si potrebbe aprire un fronte dei contrari, tra le file dell’opposizione. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, infatti, si oppongono alla riconversione commerciale vista la presenza di molte altre realtà e “senza un piano urbanistico adeguato”. In più arrivano altre richieste dai residenti, come spiega L’Arena

«Ci sono spesso persone ubriache», dice Bernato, con il consigliere Andrea Nardi (Lega), «e si chiede che nelle botteghe etniche del quartiere non vengano venduti alcolici».

E Vallani, del Pd, contesta «l'iter infinito per le nuove palazzine costruite a San Michele Extra tra via Guglielmi e via Unità D'Italia da parte di Seeste Bau. L'area da edificare non è completata. Ho presentato in febbraio un'apposita interrogazione alla Giunta in merito alle lungaggini dei lavori», dice, «in particolare puntando l'attenzione al degrado che questa lentezza sta determinando a tutto il quartiere e soprattutto alle 70 famiglie cha abitano i palazzi nei quali i lavori sono conclusi da anni: obbligati a vivere all'interno di un muro di cantiere senza quel minimo di opere di urbanizzazione che erano previste dall'intervento edificatorio»

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