È stato arresto dai carabinieri di Verona un trentenne di origini romene. L'accusa è quella di maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale, in attesa che la moglie formalizzi la denuncia nei suoi confronti. 

Beve e il fatto di essere l'unico che porta a casa uno stipendio e a mantenere la famiglia lo rende nervoso. Ha così provato a giustificarsi il trentenne, la moglie infatti, nonostante le difficoltà economiche, avrebbe continuato a fare acquisti, così sono bastate un paio di scarpe nuove ed un vestito a far scattare la scintilla dell'ira. Sberle, calci e pugni, sono partiti all'indirizzo della compagna, in una lite che dall'appartamento di Veronetta si è protratta fino in strada. Nel corso del violento litigio, è stata coinvolta anche una delle figlie che è caduta dalle scale, non si sa ancora se sia stata colpita o se sia inciampata, ma fortunatamente non ha riportato traumi e non è servito trasportarla in ospedale. 

I militari intervenuti per placare il trentenne, si sono sentiti rispondere che non aveva certo paura visto che aveva trascorso sei anni in carcere in Romania per aver preso a martellate una persona, cercando poi di ribellarsi agli uomini dell'arma. L'arresto è stato convalidato ieri mattina dal giudice che in attesa del processo ne ha disposto la custodia cautelare in carcere. 

Da quanto emerso dalle indagini degli inquirenti, la compagna, dalla quale l'uomo ha avuto tre figli mentre gli altri tre hanno un padre diverso, già in passato lo aveva denunciato un paio di volte.